GUBBIO – Prosegue il programma delle iniziative previste dal calendario della quinta edizione di “Storie di Ville e Giardini” 2009. La manifestazione, organizzata dall’Assessorato al Turismo e Cultura della Provincia di Perugia, prosegue nell’obiettivo di “far conoscere ai cittadini la ricchezza e la grande offerta del nostro patrimonio storico, architettonico e paesaggistico che ben si coniuga con le numerose proposte culturali ed artistiche del territorio umbro”. Sabato 27 giugno è di turno Gubbio con il suo Parco Ranghiasci Brancaleoni. Il parco nasce come giardino all'inglese, realizzato su di un terreno scosceso all’interno della cinta muraria, e caratterizzato da punti panoramici, torri medievali e viali alberati che si aprono tra il quartiere di S. Martino e la piazza Grande. Per realizzarlo furono demolite antiche costruzioni e al loro posto vennero costruiti edifici di stile neoclassico. Il grande giardino fu cominciato nel 1831 molto probabilmente anche in seguito all’arrivo a Gubbio della giovane moglie inglese di Francesco Ranghiasci, Matilde Hobhouse. Questa donna sposò a Roma nel 1827 l'allora ventisettenne Francesco. Il grande giardino offre una passeggiata pittoresca fra castagni, tigli, aceri, lecci e ippocastani. Alcuni ruderi medievali sono stati restaurati cosicché la passeggiata risulta incantevole e rievoca frammenti delle memorie cittadine. Il giardino di Villa Ranghiasci, nato dalla trasformazione degli orti medioevali cittadini, rappresenta ora un parco pubblico di notevole pregio per Gubbio.   L’idea progettuale che lo ha generato fu quella di creare un balcone verde lussureggiante che dominasse la città, protendendosi fino alla piana eugubina.  L’architettura del giardino si sviluppa su più livelli collegati da una serie di viali che, tornante dopo tornante, proiettano lo sguardo in scorci sempre differenti.   In questo giardino, a differenza di altri, non interessava tanto l’arte topiaria o la collezione di specie, quanto curare le quinte sceniche sulla città in modo tale da sorprendere lo spettatore che lo attraversava. Ancora oggi, l’attenta scelta di allora degli alberi nei viali quali l’ippocastano, il tiglio platifillo e l’acero campestre (all’epoca  molto in voga) e delle piante singole come il castagno, l’acero riccio, il frassino maggiore, il leccio, la fillirea latifoglia, il ciliegio canino, gli iris di vari colori e il pungitopo, garantisce suggestioni diverse in qualsiasi periodo dell’anno. Due le visite guidate: inizio primo turno ore 16.00, inizio secondo turno ore 17.30. In programma ‘suggestioni musicali’ a cura del Conservatorio di Musica di Perugia – Concerto del gruppo “Saxophone” diretto dal maestro Roberto Todini (v. scheda programma allegata). Il prossimo appuntamento è previsto a Palazzo di Bagnaia (4 luglio), quindi Castello di Petroia a Gubbio (11 luglio), Villa Aganoor Pompilj (5 settembre) e per chiudere visita guidata a Villa Fidelia e Chiesa di S. Claudio a Spello (12 settembre). “Storie di Ville e Giardini” 2009 si avvale del prezioso apporto dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, Sezione Umbria. Apporto che ha le sue radici nel Protocollo d’Intesa tra l’Associazione e la Provincia e che risulta tanto più valido perché permette di aprire le porte di luoghi la cui storia è tutt’ora vitale: dimore che non sono certo musei di se stesse, ma dove vivono le famiglie che con grande passione le custodiscono. Questa quinta edizione conferma anche la collaborazione dei Comuni coinvolti nel progetto, Gubbio, Perugia, Magione, Spello e Spoleto, nonché la partecipazione del Conservatorio di Musica di Perugia e del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”.  La partecipazione alle visite guidate è gratuita, ma la prenotazione obbligatoria. Le visite sono a numero chiuso). Per informazioni e prenotazioni Ufficio Promozione Turistica tel. 075.3681462 – 335.7196762 – dal lunedì al venerdì ore 9.00 - 13.00. Info: www.provincia.perugia.it - turismo@provincia.perugia.it. Condividi