Dopo Parigi il Polo Aerospaziale umbro si prepara per Londra

PERUGIA - Il polo aerospaziale dell'Umbria (28 imprese, un fatturato di 250 milioni di euro, 2500 dipedenti, dal settore elettronico al meccanico con attivita' di ricerca progettazione e produzione di componenti e sistemi in campo aeronautico e aerospaziale) che con 15 imprese ha partecipato alla fiera internazionale ''Paris Air Show'' di Le Bourget e che ha annunciato la partecipazione a quella del 2011, sta gia' organizzando il prossimo appuntamento internazionale, quello del 2010 a Londra al Farnborougt Internationale Exihibition and Flying Display. La delegazione delle aziende partecipanti, appunto 15, di rientro da Parigi dove hanno rappresentanto l'eccellenza della industria umbra ed italiana (con uno stand realizzato grazie all'impegno economico della regione Umbria) ha tenuto un incontro con la presidente della Giunta Maria Rita Lorenzetti. Il presidente del Polo aerospaziale umbro Antonio Alunni, ha ricordato la nascita del primo nucleo (sei imprese del settore), costituito per mettere a sistema questa realta', attraverso attivita' strategiche come la formazione, la ricerca e l ''innovazione. Importante il ruolo dell'Universita', dei laboratori di ricerca e del sistema bancario, come ha sottolineato il presidente della Cassa di Risparmio di Foligno Delio D'Ingecco che nel Polo aerospaziale, ha visto entare la banca in partnership, convinta dal progetto di sviluppo del comparto in cui operano le imprese umbre. ''Abbiamo fatto un ottima figura - ha detto la presidente della regione Lorenzetti -; noi ci muoviamo in modo piu' rapido. Abbiamo presentato l'Umbria, perche' il nostro valore aggiunto e' questo. La qualita', l'innovazione, l'essere questa terra che e' bellissima dal punto di vista paesaggistico e che nella qualita' ci mette il saper fare: dai nostri borghi, il nostro paesaggio, insieme alla meccanica avanzata, alla tecnologia, al cachimire, all'olio e al vino. Queste non sono sciocchezze, o lussi che non ci possiamo permettere; questo e' il valore aggiunto che sui mercati internazionali e sulle grandi fiere possiamo mostrare. Questa e' la nostra grande risorsa che dobbiamo saper usare bene''.