L’ASSOCIAZIONE ITALIA -CUBA DELL’UMBRIA ADERISCE ALLA MARCIA DELLA PACE
L’Associazione Italia-Cuba dell’Umbria aderisce alla marcia della Pace Perugia Assisi e sarà presente con una propria delegazione.
La ridicola guerra che l’Occidente sta combattendo per procura in Ucraina mette in serio pericolo l’umanità intera. Le armi, che quasi tutti i paesi occidentali stanno inviando al popolo ucraino per difendersi dall’aggressione della Russia, non serviranno a scacciare i Russi oltre il confine del Donbass, tantomeno a destituire il Presidente Putin e liberare così il mondo da un criminale.
La situazione bellica vede il controllo da parte Russa di tutta la zona orientale dell’Ucraina, le bombe uccidono civili innocenti, compresi i bambini. Le terribili immagini che vengono trasmesse ogni giorno, e le notizie che giungono dal conflitto, dimostrano, al di là della propaganda spicciola, che il cessate il fuoco è l’unica soluzione per dare respiro a questo ad un popolo martoriato.
La retorica che sostiene “il diritto di un popolo di difendere la libertà” serve solo, realisticamente, a prolungare l’agonia di quel popolo.
Si sta combattendo, infatti, una guerra non per l’autodeterminazione, giusta e sacrosanta, dell’Ucraina, ma per interessi geopolitici, segnati dalla fine di un’epoca.
Credo che gli unici ad avere seri motivi affinché il conflitto duri a lungo siano gli Stati Uniti d’America, che vogliono imporre un’Europa legata ai suoi interessi, che non coincidono nel modo più assoluto.
Tuttala UE dipende dal gas Russo, in particolare la Germania e l’Italia. Alternative realistiche più economiche non esistono, nonostante gli sforzi. I costi sarebbero elevatissimi, produrrebbero una recessione economica, che già comincia a dare i primi segnali; chiusure di aziende e licenziamenti sono già in atto.
Eppure, la propaganda filoccidentale spiega potentemente tutti i suoi mezzi.
Anche il paragone della lotta degli ucraini con quella dei nostri Partigiani è una forzatura storica. Diverso il contesto, diversa la situazione. La guerra era già in atto, l’esercito americano combatteva direttamente e non per procura, il nazifascismo già si conosceva per la sua terribile e disumana criminalità.
Qui si dipinge un mostro, per l’appunto Putin, paragonandolo ad un Hitler del XXI secolo. Che sia un sanguinario dittatore lo abbiamo sempre saputo. Gli orrori della Cecenia, della Georgia, della Siria stanno lì a dimostrarlo, ma chi dipinge questo mostro sono gli stessi che lo dipingevano come uno statista illuminato e democratico, difensore dei cosiddetti “valori occidentali”.
Così non era allora e così non è adesso, ma la Russia è una grande potenza nucleare, è storicamente un impero, un immenso paese di 11 fusi orari, come possiamo pretendere di annientare.
L’allargamento della Nato nei paesi che facevano parte dell’ex “Patto di Varsavia” ha contribuito, inequivocabilmente, a far scoppiare questo ridicolo conflitto.
La Russia è nata a Kiev intorno all’anno mille. La storia dell’Ucraina si intreccia con quella Russa, i confini attuali sono stati disegnati sulla carta geografica a seguito degli avvenimenti storici del XX secolo.
Si tratta quindi di una guerra civile, la stessa guerra che in Russia è in atto dal 1917
Condanniamo senza riserve l’insensata aggressione di Putin, l’ipocrisia dei paesi Nato. Esprimiamo solidarietà a tutto il popolo ucraino.
Oggi, quindi, marceremo per la Pace, per una immediata tregua, perché la diplomazia possa fare il suo corso per arrivare ad una soluzione del conflitto senza ulteriori stragi di civili innocenti.
Ma se parallelismo storico vogliamo fare, lo si può ricordando i missili sovietici installati a Cuba nel 1961, la reazione del governo di USA, il ruolo del Vaticano. Allora Giovanni XXIII fu ascoltato, oggi Papa Francesco viene messo ai margini, ma da allora Cuba ha proseguito il suo cammino, difendendo i propri ideali di libertà ed uguaglianza.
Un esempio per tutto il mondo, nonostante, anche qui, la propaganda lo dipinga come uno stato tiranno. Ma le conquiste che questa piccola isola ha fatto nel campo tecnologico scientifico, nel campo sociale, nella sanità sono innumerevoli e non hanno paragoni in nessuno dei paesi del terzo mondo dove regnano povertà, ingiustizie e diseguaglianze inaccettabili, dove la dignità umana è palesemente calpestata.
Attilio Gambacorta
Segretario Associazione Italia-Cuba dell’Umbria
Nella foto: Stefano Vinti e Attilio Gambacorta

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