Riportiamo di seguito una nota della segretaria regionale del PD dell’Umbria Maria Pia Bruscolotti.
“Con la riunione della direzione nazionale di venerdì prossimo e l’ufficializzazione delle prime candidature alla segreteria nazionale, quelle di Pierluigi Bersani e Dario Franceschini, sta iniziando il percorso che porterà il PD al suo primo congresso. Nei prossimi giorni saranno chiari a tutti i tempi e le regole di questo importante appuntamento e si potrà anche in Umbria collocare nel giusto binario il confronto di cui tutti avvertiamo la necessità. L’Unione regionale, comincerà a discuterne sabato in segreteria e lunedì 29 nell’assemblea e nella direzione del PD dell’Umbria. Saranno quelle le sedi adatte per approfondire con gli organismi dirigenti e con tutto il PD della nostra regione le valutazioni sul voto e su quanto sia necessario fare per valorizzare i risultati positivi ottenuti e farci carico di quelli negativi. In vista di questi appuntamenti ritengo utile tuttavia mettere in evidenza almeno tre elementi dei quali il lavoro che ci aspetta dovrà tenere conto:
1 Il primo riguarda i caratteri del confronto che stiamo avviando. Dobbiamo infatti creare le condizioni perché il nostro congresso sia una opportunità che mettiamo a disposizione dei nostri iscritti e degli elettori che ci hanno sostenuto per partecipare attivamente alle importanti scelte che dobbiamo compiere. Ma ritengo che sia ancora più importante che al centro della nostra discussione ci siano i problemi, le preoccupazioni, le aspettative e le speranze di tutti gli italiani e degli umbri, alle prese con una condizione di vita quotidianamente sempre più difficile ancorchè privati di quella prospettiva di progresso, individuale e collettiva, a cui specie le ragazze ed i ragazzi hanno diritto. La discussione serve e la faremo senza esclusione di temi, e ci impegneremo tutti ad evitare che sia l’ennesimo pretesto per discutere solo di noi e solo tra di noi.
2 Se c’è una cosa che dal risultato elettorale emerge in modo incontrovertibile, sia dove facciamo vincere il centro destra, ma anche dove ad affermarsi sono i candidati e la proposta del centro sinistra, è proprio il disinteresse, spesso il disgusto per gli scontri di potere nel centro sinistra e nel Partito Democratico. Per quanto mi riguarda dunque contrasterò da subito ogni tentativo di riproporre anche in Umbria un vecchio, anacronistico e insopportabile conflitto tra gruppi e correnti, vecchie o nuove che siano. E il mio obiettivo sarà quello di evitare il riproporsi di logiche che siano riconducibili a una vecchia politica autoreferenziale, principalmente animata da personalismi e tornaconti.
3 Infine ritengo che debba risultare chiaro a tutti noi che abbiamo incarichi di responsabilità e che non c’è alternativa ad un lavoro coerente ed unitario che abbia come obiettivo quello della costruzione del partito nuovo al quale ci siamo impegnati a dare vita, quando fondammo il PD. Dobbiamo aprire una discussione nutrita dalla consapevolezza comune che il nostro lavoro deve essere messo al servizio dell’interesse comune e che dobbiamo guardare al futuro e a quella giovane generazione che del progetto del Partito Democratico è legittima titolare”.
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