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GUBBIO - “Senza amore non si pensa” è il titolo dell’incontro con Arturo Paoli che si terrà venerdì 26 giugno alle ore 18,30 al Centro Servizi S. Spirito. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Gubbio, è promossa da Civiltà Etica con la collaborazione dello sponsor unico costruzioni “Monacelli”. «Con l’espressione “senza amore non si pensa” - spiegano gli organizzatori - indichiamo un nuovo modo di adoperare la ragione. Nell’Università di Parigi della Sorbona, il filosofo Jean Luc Marion accoglie l’immensa eredità di pensiero del filosofo contemporaneo Emmanuel Levinas, definito, a ragione, “profeta della modernità”. La sua proposta filosofica ribalta le categorie della tradizione del pensiero occidentale e definisce la filosofia, nata in Grecia nel VII sec. A. C., non più come “amore della saggezza” ma “saggezza dell’amore”. Arturo Paoli tenta di mettere in pratica questa svolta del pensiero occidentale: mettere l’intelligenza a servizio non più della ragione ma dell’anima e del cuore. E’ grazie a questo tipo d’intelligenza che il sacerdote 96enne (è nato a Lucca nel 1912) riesce a mettere in relazione tra di loro i “fili” della tensione che hanno animato la sua vita di uomo spirituale: i GIOVANI disponibili alla speranza e i POVERI, maestri di speranza. Non sarà forse “l’egoismo del cuore” la fonte del disagio psichico e la malattia dell’anima che ferisce lo spirito dell’Occidente ed il motore che creando la povertà materiale ferisce lo spirito di tanti abitanti di quei paesi che definiamo con l’espressione, Sud del Mondo? Non è dunque questo stesso “egoismo degli adulti! Quello che priva soprattutto i giovani del “tempo futuro”, il più prezioso tra i beni, e che toglie l’attività a loro più congeniale: la speranza? Arturo Paoli, nella sua vita oltre che nella sua produzione culturale favorisce questa alleanza tra nord e sud del Mondo attraverso l’amicizia dei giovani con i poveri: in America latina dal 1956 al 1996 e alla casa di spiritualità Charles De Foucauld a Lucca da dicembre 2006: Ed allora, se l’egoismo è la malattia dello spirito, “l’altruismo” ne costituirà la liberazione? Ma di che tipo di “altruismo” parliamo? Che cosa diciamo quando pronunciamo la parola “amore altruistico”? Quale liberazione promette questo tipo di amore? Sarà questo il tema dell’incontro». Arturo Paoli, piccolo fratello del Vangelo, è nato a Lucca nel 1912. Si laurea in lettere classiche a Pisa ed è ordinato sacerdote nel 1940. Tra il ’43 e il ’44 partecipa alla Resistenza. Nel 1949 viene nominato assistente nazionale della Giac (Gioventù cattolica) mentre era alla presidenza Carlo Carretto. Nel 1954 riceve l’ordine di imbarcarsi come cappellano su una nave argentina destinata agli emigranti. Durante questi viaggi conosce i Piccoli fratelli di Charles de Foucauld ed entra nella loro congregazione. Nel 1983 comincia a soggiornare in Brasile dove, dopo la dittatura militare, prende vita una chiesa che è tra le più vive dell’America Latina. Condividi