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PERUGIA - Estirpazione dei vigneti impiantati illegalmente dopo il 31 agosto 1998 e sanzioni di 12 mila euro per coloro che non provvederenno a rimuovere le viti: e' quanto prevede il disegno di legge della Giunta Regionale dell'Umbria e approvato all'unanimita' dalla Prima Commissione del Consiglio regionale. Il ddl recepisce i regolamenti comunitari 479 e 555 del 2008 relativi alle viti impiantate illegalmente, cioe' senza disporre dei relativi diritti, necessari per tutte le vigne di estensione superiore ai mille metri quadrati (quelle di dimensioni minori sono considerate per uso familiare) o che commercializzano l'uva prodotta. Coloro che non provvederanno ad eliminare i vigneti rischiano, come detto, una sanzione di 12 mila euro per ettaro, che verra' applicata ogni 12 mesi fino all'estirpazione delle viti. Per quanto riguarda i vigneti impiantati prima dell'1 settembre 1998, la legge dispone il versamento di una tassa pari ad almeno il doppio del valore medio del relativo diritto di impianto (somma che in Umbria ammonterebbe a circa 6 mila euro per ettaro). Potranno essere regolarizzati i vigneti realizzati dopo l'1 aprile 1987, ma questo dovra' avvenire entro la fine del 2009, altrimenti le viti dovranno essere estirpate: i produttori che non regolarizzeranno la loro posizione entro il 31 dicembre 2009 e non estirperanno i vigneti illegali saranno sottoposti, dal 1 luglio 2010, ad una sanzione di 12 mila euro per ettaro, che verra' comminata nuovamente ogni 12 mesi fino ad avvenuta rimozione della vigna. Le uve raccolte dalle vigne illegali, in attesa della regolarizzazione o dell'estirpazione, potranno essere impiegate soltanto per la distillazione. In alternativa potra' essere effettuata la 'vendemmia in verde' (cioe' i grappoli dovranno essere staccati dalla pianta prima della maturazione), la cui corretta esecuzione dovra' essere verificata dalla Comunita' montana. Condividi