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I sindacati esprimono ''preoccupazione'' per il futuro dell'Informatica Umbra, azienda spoletina con 70 addetti tra i 25 e i 45 anni, che assiste le banche locali del gruppo Casse del Centro e Banca Popolare di Spoleto. In una nota congiunta, siglata da Fiba-Cisl Umbria, Fisascat-Cisl e Filcams Cgil, si ricorda che l'Informatica Umbra ''dal punto di vista occupazionale e gestionale rappresenta una delle eccellenze sul territorio umbro e specificatamente in quello spoletino ma le nuove movimentazioni societarie nel ramo bancario fanno addensare nubi oscure su questa attività dopo che alla Cassa di Risparmio di Firenze, acquistata dalla Banca Intesa SanPaolo, è stata affidata la gestione delle banche del gruppo Casse del Centro, che attualmente hanno la sede amministrativa a Spoleto. La preoccupazione è che l'istituto di credito fiorentino sposti a sé tutto il lavoro attualmente in carico all'Informatica Umbra, con logiche e nefaste conseguenze sul piano occupazionale anche per le altre società collegate presenti nel territorio. Tale possibilità in un momento di così grave crisi economica ed occupazionale si andrebbe ad aggiungere a cascata ad altre gravi situazioni presenti nella nostra regione e nel nostro territorio''. I sindacati chiedono quindi una serie di incontri ''non solo con le istituzioni bancarie di riferimento ma anche a livello politico comunale, provinciale e regionale perché ci si adoperi per aiutare concretamente queste attività locali, che danno occupazione e assicurano qualificati livelli professionali ad una piccola regione come l'Umbria meritevole senza dubbio di ogni attenzione per i suoi lavoratori''. Condividi