Provenivano anche da furti compiuti Florida e a Honolulu i dati utilizzati nella base per clonare carte di credito scoperta a Terni dalla squadra mobile della questura che ha denunciato a piede libero una donna del posto e sei nigeriani in regola con il permesso di soggiorno, mentre un settimo è stato invece arrestato.
Nell'appartamento la polizia ha sequestrato sette computer accesi e utilizzati - secondo gli inquirenti - per scaricare le sequenze numeriche e apparecchiature per creare le nuove carte. Gli accertamenti sono stati avviati dopo che ieri a Fiumicino una donna ugandese è risultata in possesso di un biglietto di aereo acquistato con carta di credito clonata acquistata a Terni. La polizia è così risalita a un appartamento della città umbra dove la straniera - in base alla sua versione - l'aveva presa. Contemporaneamente alla questura sono giunte segnalazioni di acquisti fatti con carte di credito American Express clonate in agenzie di viaggi, negozi di abbigliamento e di scarpe e profumeria i Terni, per un importo complessivo di 4.495 euro.
Il personale della mobile - guidata dal primo dirigente Luca Sarcoli - si è recato allo stabile indicato dalla cittadina dell'Uganda da dove sono stati visti uscire due nigeriani diretti in una agenzia di viaggi. Sono stati bloccati e uno di loro, di 20 anni, è stato trovato in possesso di quattro carte di credito con dentro i dati elettronici di American Express rubate per cui è stato arrestato. La polizia ha poi perquisito l'appartamento trovando i sette pc accesi.
Nel corso degli accertamenti la squadra mobile ha rintracciato e denunciato a piede libero altri sei nigeriani di età tra 21 e 40 anni e una ternana trentasettenne. Secondo gli investigatori gli stranieri nigeriani acquistavano le carte clonate biglietti aerei per poi rivenderli. Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla clonazione di carte di credito.
Nel corso dell'operazione, che la visto la collaborazione della polizia postale di Terni e della polaria di Roma, sono stati sequestrati complessivamente nove computer e 14 telefonini utilizzati. I particolari dell'operazione sono stati illustrati questa mattina, nel corso di una conferenza stampa dal dirigente della mobile Luca Sarcoli.
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