PERUGIA - Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione, presentata dall’Ufficio di presidenza di palazzo Cesaroni, che “impegna tutti i rappresentanti delle istituzioni a farsi promotori attivi delle donazioni, scegliendo di diventare donatori periodici”.
L’appello è stato quindi esteso a tutti i cittadini umbri, “perché – ha detto il presidente dell’Assemblea, Fabrizio Bracco - siano ancora una volta capaci di dimostrare il loro senso di responsabilità e la generosità nel moltiplicare l’offerta delle donazioni”.
La mozione nasce dal persistente stato di carenza, in Umbria, delle scorte di sangue, malgrado l’impegno delle istituzioni e dell’AVIS in Italia con le Associazioni Cri, Fidas e Fratres, e in Umbria con la CRI, per ottenere il raggiungimento dell’autosufficienza nazionale e regionale.
L’invito contenuto nell’atto verso i componenti dell’Assemblea legislativa e gli amministratori pubblici umbri è quello di diventare “testimoni” della promozione delle donazioni di sangue scegliendo, come proposto dalle associazioni, di diventare “donatori periodici”.
Alla Giunta regionale si chiede invece di “impegnarsi a realizzare tutte le azioni di propria competenza nell’ambito del Servizio sanitario per garantire una sempre maggiore efficacia alle attività di raccolta del sangue svolta dalle associazioni Avis e Cri dell’Umbria”.
Nella mozione viene sottolineato “il ruolo centrale della donazione di sangue nell’assistenza sanitaria”, valutando di altissimo valore civile e di grande utilità sociale il lavoro in questo campo svolto dalle organizzazioni umbre dell’Avis e della Croce Rossa italiana.
Rimarcando il “primario compito delle istituzioni per la promozione della salute attraverso anche l’attivazione di un’efficace e corretta informazione”, nella mozione viene evidenziato “il diritto del malato a ricevere un’adeguata ed efficace assistenza sanitaria e il dovere civico della persona sana di partecipare al servizio sanitario nazionale donando il proprio sangue e i suoi componenti in forma anonima, volontaria, periodica, gratuita, responsabile, consapevole e organizzata”, oltre al “ruolo fondamentale svolto dalle associazioni di donatori volontari di sangue, che concorrono ai fini istituzionali del Servizio sanitario nazionale attraverso la promozione e lo sviluppo della donazione organizzata di sangue e la tutela dei donatori”.
L’impegno della massima Assemblea regionale sarà quello di “contribuire, attraverso specifiche iniziative istituzionali, al sostegno e alla promozione dell’attività delle organizzazioni umbre dell’Avis e della Cri per promuovere la cultura della donazione volontaria del sangue”.
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