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PERUGIA - Sarà tutta incentrata sulle nuove tendenze della musica giovanile proposta da artisti italiani, ma non mancheranno altri eventi culturali durante la XIX edizione di “Rockin’Umbria”, la rassegna che si terrà nella prima settimana di luglio a Umbertide e Spello e che è stata presentata stamani a Palazzo Donini dall’assessore alla Cultura della Regione Umbria, dal sindaco del Comune di Umbertide Giampiero Giulietti e dai responsabili della direzione artistica, Sergio Piazzoli e Fabrizio Croce. Ad aprire il festival, mercoledì 1 luglio a Villa Fidelia di Spello (ore 21.15), saranno gli aretini “Negrita”, uno dei gruppi storici del rock italiano che con le loro sonorità in equilibrio tra forma canzone, musica elettronica e etnica sono ormai conosciuti anche fuori dai nostri confini. Venerdì 3, al Parco Ranieri di Umbertide (ore 21.15), sarà la volta di “Alborosie”, il “rasta” calabrese ma bergamasco di adozione che, accompagnato dai dieci jamaicani della “Shengen Clan Band” è stato il primo tra i “bianchi” ad avere successo con il “reggae”. Sabato 4, sempre a Umbertide, al Parco Ranieri (ore 21.15) si esibiranno invece i romani “Mat 101”, con base operativa in Svezia ma che attualmente stanno spopolando in Gran Bretagna. A corollario, il meglio del “sound-system” della regione nel campo della “dancehall” (il reggae contaminato che ha ormai successo dappertutto, ndr.), della musica elettronica e un nuovo progetto “dance” dalla Danimarca, i “Lulu Rouge”, con i loro spettacoli dal vivo. “Rockin’Umbria è riuscita a crearsi una precisa identità e come ogni anno – ha commentato Rometti - aggiunge molto alla stagione musicale e culturale della regione. Ci auguriamo che, in vista del suo ventennale possa avere qualche sostegno in più, pubblico e privato”. Secondo il sindaco di Umbertide Giulietti, il festival “rappresenta una iniziativa di grande valore culturale e di promozione della città sulla quale vogliamo continuare ad investire”. Fabrizio Croce ha ricordato che la manifestazione si è sempre qualificata per le sue capacità di “far conoscere una certa musica di confine”, mentre Sergio Piazzoli, augurandosi maggiori spazi e risorse, ha ricordato che la rassegna “è stata per anni tra le più conosciute a livello nazionale ed europeo”, ma che oggi “avrebbe bisogno di un ‘restyling’ per raggiungere obiettivi diversi”. Per ulteriori informazioni sul programma e gli orari del festival: www.rockinumbria.it Condividi