PERUGIA – “i Solisti di Perugia” suoneranno a Roma domenica prossima, 28 giugno 2009 alle 21, in occasione dell’inaugurazione della stagione dei concerti del “Ninfeo di Villa Adriana”. L’orchestra perugina suonerà insieme a Hans-Peter Schuh, prima tromba solista dei Wiener Philharmoniker (Orchestra Filarmonica di Vienna). Il Musicista tedesco che vive in Austria, è uno dei più grandi esponenti viventi del “mondo degli ottoni”.
Il programma prevede una introduzione de i Solisti di Perugia, in formazione per soli archi, con la “Serenata” op.48 di Pyotr Ilyich Tchaikovsky. Poi la breve “Sinfonia per Tromba ed Archi” di Antonio Caldara, solista H.P. Schuh.
Un intermezzo e poi saranno ancora i Solisti di Perugia a riaprire il programma con un divertimento di Wolfgan Amadeus Mozart, il “K136” in Re maggiore.
In chiusura, il “Concerto per tromba” di Franz Joseph Haydn dove, ovvio, sarà sul palco anche la Prima tromba dei Wiener Philharmoniker.
La Serenata, opera 48 di Tchaikovsky, è rappresentativa di ciò che è stato il grande compositore russo. Ed è proprio il contrasto tra la cosiddetta “anima russa” e l’ educazione occidentale che emerge nel brano sottoforma di una fisionomia al limite tra il lirismo più puro e l’ intimistico. «Al di là del nome - precisa, Maria Cecilia Berioli, primo violoncello de i Solisti di Perugia -, l’ opera 48 si potrebbe definire un vero ed autentico “viaggio”». Quattro movimenti dove Pyotr Ilyich Tchaikovsky fa viaggiare con la ricca sequela dei colori, delle tinte e dei paesaggi che si succedono in questa composizione.
La Serenata si apre con un "Andante non troppo" già appassionato che, per altro chiuderà anche il quarto tempo senza giustapposizioni. L’ Allegro moderato che segue è in Forma-Sonata ("Pezzo in forma di “sonatina" è l' epigrafe al primo movimento) che già dal nome confessa la volontà di un esercizio di stile. Tchaikovsky è stato anche un grande accademico nell’ambito della composizione. Proprio qui dà prova di conoscere perfettamente lo stile della forma-sonata con temi travolgenti ma innestati su una struttura rigorosamente accademica.
Il secondo tempo è un “Walzer”. «E’ quello più conosciuto della Serenata di Tchaikovsky - annota Berioli - anche perché spesso estrapolato dall’opera ed usato come bis. Ha, infatti, la caratteristica di un pezzo a sé». Il terzo movimento è un’ elegia, con momento di grande lirismo intimista. Nella seconda parte dell’ elegia, infatti, si richiede l’uso delle sordine. Il dialogo tra i timbri chiari e scuri è costante e sapiente. Il tutto per la denuncia di un forte e profondo tormento interiore.
Il quarto tempo si apre, senza soluzione di continuità con il terzo, con una breve introduzione chiamata “Tema russo”, scritto in omaggio alle tradizioni della Madre patria. Tolte le sordine arriva, con carattere virtuosistico e timbro reale, un velocissimo e virtuosistico "Allegro con spirito". Il tutto si conclude con una parossistica concentrazione di ritmi che, improvvisamente, si spengono per lasciare spazio alla ripresa del "Tempo primo" che idealmente chiude così il ciclo del viaggio della Serenata.
Hans-Peter Schuh si presenterà al pubblico del Ninfeo con la “Sinfonia” di Antonio Caldara, autore italiano del XVII secolo. Un brano breve ma con una struttura formale molto convincente. Di Caldara si può dire che proprio in questa epoca la critica lo sta rivalutando parecchio e a pieno merito visto il suo valore artistico. «Per Sinfonia - spiega Berioli - in questo caso si intende la prassi del "Suonare insieme" nel suo significato originario; non una forma dunque, ma una pratica tuttavia stilisticamente molto sorvegliata. Caldara è stato , tra l' altro, uno dei predecessori della forma sonata». La Sinfonia per Tromba ed Archi ha un carattere profondamente lirico e, in qualche modo, grazie all’ uso delle dissonanze, lascia già intravedere quella che sarà la successiva atmosfera romantica.
Dopo l’ intervallo i Solisti di Perugia riapriranno il programma con il divertimento di Wolfgan Amadeus Mozart, il “K1362 in Re maggiore. Opera che appartiene al gruppo dei tre divertimenti che Mozart scrisse durante il suo primo viaggio in Italia. Tre movimenti, un allegro, un andante e un presto finale molto brillante. Il primo movimento, serenamente gioioso, lascia il posto al secondo, l' andante, che è già prodromico di quello che sarà uno dei caratteri distintivi di tante opere mozartiane, l' ampia ed elegante cantabilità.
In chiusura, il “Concerto per tromba” di Franz Joseph Haydn dove tornerà sul palco Hans-Peter Schuh. Un brano attesissimo anche dagli specialisti, proprio per la presenza della Prima tromba dei Wiener Philharmoniker.
Se richiesto, ci sarà il bis e sarà un piacevole fuori programma: I Solisti di Perugia, infatti, hanno in programma di suonare la “Danza napoletana” di Pyotr Ilyich Tchaikovsky. Un brano altamente virtuosistico per la tromba che volteggia sul background dell' orchestra d’ archi.
Il Ninfeo di Villa Adriana: Il Teatro d’acqua, anche detto Ninfeo dell’isola, era un edificio circolare del diametro di circa 42 m, che comprendeva un elegante portico sostenuto da colonne ioniche e, al centro, una piccola isola circondata da un canale, raggiungibile attraverso ponti lignei girevoli. Sull'isola era edificata una villa di ridotte dimensioni ma perfettamente costruita, comprendente un vestibolo, un peristilio con fontana, un tablino e anche delle piccole terme, dotate di frigidarium e calidarium. Qui il colto imperatore Adriano era solito ritirarsi per dedicarsi in solitudine ai suoi studi.
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