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GUBBIO - «Nonostante il tempo decisamente sfavorevole, il secondo appuntamento del GAM – Gubbio Arte Medievale, svoltosi sabato scorso al Castello di Petroia, ha registrato un pubblico numeroso e attento che ha decisamente apprezzato le proposte musicali e il piacevole buffet di prodotti tipici del territorio che ne è seguito», così commenta l’assessore Renzo Menichetti, intervenuto con il sindaco Orfeo Goracci all’esecuzione dell’ensamble Camerata Antiqua, che ha ambientato musiche rare dal titolo “O Rosa Bella” nella splendida cornice dell’illustre dimora di nascita, nel 1422, del grande condottiero e umanista del Rinascimento Federico da Montefeltro. Fra l’altro, proprio “O Rosa Bella” è il brano intarsiato nello studiolo di Federico per il quale sono già iniziati i lavori affinché la copia realizzata da ebanisti eugubini venga collocata prossimamente nelle eleganti sale di Palazzo Ducale. Particolarmente avvincente l’esecuzione delle musiche del Codice Urbinate Latino 1411 appartenuto al duca, a cui è seguito un repertorio attinente al periodo medievale-rinascimentale, con particolare attenzione alla riscoperta di autori poco noti, come Cicoria, Binchos e Dufay. L’Ensamble, composto da affermati esecutori, docenti presso prestigiosi Conservatoti italiani e accademie europee, ha saputo restituire con le loro esecuzioni, la vivacità, l’inventiva e l’estro di quel periodo storico: Rosemary Forbes-Bulter voce, Sara Mancuso arpa medievale e celtica, Marco Rosa Salva flauti medievali, Claudio Gasparoni viella e viola bastarda, Mario Parravicini organo portativo e percussioni. «Il concerto – ricorda l’assessore Menichetti - è inserito nel GAM, Gubbio Arte Medievale che quest'anno vuole ulteriormente promuovere il turismo rurale, i prodotti enogastronomici del territorio, nuovi itinerari alla scoperta di luoghi non usualmente visitati sia da turisti che da residenti. Infatti, il progetto fa parte della programmazione delle iniziative del PSR gestito dalla Regione Umbria proprio per valorizzare e promuovere i luoghi della storia, delle tradizioni popolari, del sano mangiare, della natura di una regione che è rimasta intatta e che con la promozione integrata del territorio mette in vetrina tutte le sue eccellenze. Per questo, al concerto è seguita una cena con degustazione dei prodotti di Gubbio e del comprensorio, perchè anche il mangiare è un'arte, in questo caso abbinata alla musica eseguita nel luogo di nascita di un grande personaggio di cultura ». Prossimo appuntamento venerdì 26 giugno alle 20,45 presso la Taverna di S. Antonio con “Bertoldo e il suo re” del “Gruppo di Lettura San Vitale”, regia di Anastasia Costantini, con Massimo Macchiavelli della Fraternal Compagnia, Anastasia Costantini e Valentino Poggi. Lo spettacolo “Bertoldo e il suo re” è tratto dall’omonima opera di Giulio Cesare Croce, il poeta cantastorie che ancora, dopo quattro secoli, è ricordato per questo capolavoro in cui si dimostra con brillantezza che “la saggezza e l’astuzia non convivono bene con il potere”. Bertoldo, contadino rozzo ma di cervello fino, arriva all'immaginaria corte veronese di Alboino re dei Longobardi e, duellando con il monarca a proverbi ed astuzie, finisce per diventare suo consigliere. Il Croce rappresenta un mondo in cui, secondo la tradizione carnevalesca, al “villano” furbo e di aspetto selvatico e alle donne è consentito comandare per un giorno e sovvertire le gerarchie del potere ed impartire ai potenti, con modi giullareschi, importanti lezioni di vita. La scrittura del Croce, così legata al suo tempo – la seconda metà del ‘500 – da risultare capricciosa e talvolta difficile alla lettura, acquista originalità e pregio quando è sostenuta dalla magia del teatro che fornisce codici di interpretazione anche ai più giovani rendendo loro accessibile e importante la cultura di un mondo contadino che non hanno conosciuto. L’ingresso è gratuito. Si consiglia la prenotazione di partecipazione presso lo IAT tel 075 9220693 – info@iat.gubbio.pg.it . Condividi