BANGLA: ADDIO PERUGIA, ADDIO ITALIA
Amarat Hossain , 29 anni, regolarizzato in Italia con tanto di cittadinaza riconosciuta, ha posto un cartello all’ingresso dell’attività per informare i clienti sulla scelta di chiudere l’esercizio. “Purtroppo dobbiamo darvi un triste annuncio: il Bangla, dopo 15 anni, il prossimo 30 novembre abbasserà la saracinesca per l’ultima volta. Tenere aperta un’attività come la nostra in Italia è sempre più difficile: ti fanno multe e ti sanzionano per ogni minima cosa e per ogni minimo assembramento fuori dal negozio che non dipende neppure da noi, e non ci puoi fare nulla, ti senti impotente davanti a leggi che hanno poco senso e che ti scoraggiano a portare avanti attività come la nostra”.
Con questo incipit la locandina esposta al pubblico dà l’annuncio che a breve ci sarà la chiusura dell’esercizio che, grazie alla sua apertura fino a tarda sera, era considerato negozio salvavita per le esigenze alimentari dell’ultimo minuto. Amarat, proprietario dell’attività che in precedenza era seguita dai familiari , con dispiacere motiva così la sua scelta “Io ho creduto tanto in questo sogno, in questa avventura durata 15 bellissimi intensi anni, in cui abbiamo condiviso con il pubblico tante soddisfazioni, offrendo un servizio innovativo per Perugia ed investendo capitali per implementare il locale ed offrire sempre più un servizio migliore. A questo punto non posso far altro che andare in un altro Stato in cui se avvii un’attività come la mia non cercano, a tutti i costi, di ostacolarti e farti chiudere”. Parole amare quanto profonde per un giovane imprenditore che come Golia si trova a combattere contro un gigante quale è la burocrazia e il suo sistema. “Adesso - commenta Amarat - è giunto il tempo solo del ricordo: ricorderemo con gioia e nostalgia questi anni passati insieme al pubblico perugino, con la speranza (e certezza) di aver lasciato in tutti qualcosa di bello e importante, almeno questo “ricordo” la burocrazia italiana non ce lo potrà portare via”. A chiusura della motivazione della scelta, la frase che completa il testo della locandina esprime tristezza per un’attività svolta tanti anni con passione e professionalità che ha trovato ostacolo al suo futuro lavorativo a causa di un sistema considerato “vessatorio” e che, con tanto rammarico, con una locandina, trova occasione per salutare i clienti, con parole semplici e sincere, anticipando la chiusura in modo di offrire la possibilità, a chi vorrà, di passare un’ultima volta per salutarli. “Era giusto scrivervi queste parole - riporta la locandina - affinché questo gesto non venga intrapreso come un addio improvviso ed ingiustificato; vi vogliamo bene e resterete per sempre nei nostri cuori, ci mancherete!”. Solo per cronaca possiamo riferire che Amarat Hossain andrà a Londra dove aprirà una nuova attività commerciale.

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