GLI STIPENDI DEI DIRETTORI REGIONALI. Di Michele Bettarelli
“La Giunta regionale chiarisca quali motivi starebbero alla base dell’aumento considerevole di stipendio che è stato riconosciuto al nuovo direttore regionale dei servizi Risorse, Programmazione, Cultura, Turismo, a partire dal 1 gennaio 2022, e perché lo stesso incremento, nella parte variabile, è stato concesso anche alla neo direttrice di Arpal Umbria”. Lo chiede, in una interrogazione rivolta all’Esecutivo di Palazzo Donini, il consigliere regionale Michele Bettarelli (Pd - vice presidente dell’Assemblea legislativa).
“Sarà un caso - sottolinea Bettarelli - ma da quando sono stati chiamati da fuori regione due dirigenti, entrambi ex collaboratori del Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi (all’epoca del Governo Berlusconi) ed entrambi legati, seppur in tempi e ruoli diversi, all’Agenzia nazionale per il lavoro, (prima denominata Italia Lavoro e oggi Anpal Servizi - Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro) c’è stato un flusso copioso di delibere regionali tese ad aumentare gli stipendi dei direttori e in particolare in quell’area direzionale che, stando alle indiscrezioni riportate da alcuni giornali, potrebbe venire ricoperta proprio dall’ex presidente e Amministratore Delegato di Italia Lavoro, Paolo Reboani che da qualche mese svolge l’attività di dirigente del servizio regionale di pianificazione e fondi europei”.
“In virtù della delibera regionale n. 1003 del 25 ottobre – spiega Michele Bettarelli - che va a modificare i compensi dei direttori, lo stipendio riferibile all’area Programmazione passa da 120 a 130 mila euro con un aumento riferibile anche alla parte variabile dell’emolumento, ovvero dal 10% al 20% in più rispetto al passato. Dello stesso incremento gioverà inspiegabilmente anche l’ex direttrice di Anpal Nazionale, Paola Nicastro, (agenzia che è stata recentemente commissariata dal ministro del Lavoro Andrea Orlando) oggi direttrice di Arpal Umbria, che, a fronte dei 132 mila euro di stipendio massimo complessivo stabiliti con delibera il 13 ottobre scorso, arriverebbe a 144 mila euro grazie ad una nuova delibera approvata dalla Giunta solo due settimane dopo, cioè il 27 ottobre".
"Peraltro - conclude il vice presidente - il Decreto di nomina n. 43 del 27/10/2021, in conformità alla Legge regionale 1/2018 (Istitutiva di Arpal Umbria) prevede che l’incarico di direttore sia disciplinato con contratto di diritto privato con carattere di esclusività ed a tempo pieno. Elementi, questi ultimi, che invitiamo a verificare nella pratica quotidiana visto che, ad oggi, la neo direttrice sembrerebbe garantire la propria presenza presso le strutture di Arpal Umbria solo per 2/3 giorni a settimana”.

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