Gentile redazione,

ho vissuto una esperienza personale di degenza in medicina interna, quinto piano nella struttura ospedaliera Santa Maria di Terni e vorrei esprimere tutto il mio più sincero apprezzamento per la competenza e professionalità trovate e sperimentate, ma anche per l’attenzione e la cura che mi é stata riservata - come a tutti gli altri degenti - nel periodo di ricovero. 
Ho potuto verificare, altresì, la professionalità, l’umanità, la pazienza e la dedizione che tutto il personale riserva ai pazienti più deboli e fragili, avendo per ognuno parole di sostegno, di incoraggiamento, di cortesia quando non di affetto, aspetto tanto più significativo in questi tempi in cui, per proteggere tutti, medici, infermieri e malati dalla diffusione della pandemia, non é prevista alcuna assistenza privata.
Il mio ringraziamento é rivolto al direttore generale Pasquale Chiarelli; al direttore sanitario Alessandra Ascani; al direttore della Medicina interna Gaetano Vaudo; al responsabile dei medici Marco Giuliani; alla Coordinatrice infermieristica Emanuela Santoro ed agli infermieri attenti e professionali, ai quali la stessa coordinatrice sottolinea “di spendere doti umane là dove non arriva la medicina"; all’infermiera diurnista Debora Piacenti. 
                                              Paola G.

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La lettera che pubblichiamo non é solo e soltanto un doveroso ringraziamento al personale medico e infermieristico da parte di una persona curata e seguita nel miglior modo possibile, ma anche una indicazione ed un suggerimento che ogni struttura ospedaliera dovrebbe promuovere ed incentivare: l’accompagnare le indispensabili terapie con un minimo di afflato umano. Non si cura solo il corpo, asetticamente, ma anche la mente dell’ammalato. Gli si mostra attenzione e disponibilità, tanto più in un ambiente lontano dalla casa e dai legami familiari. Il comportamento messo in luce dagli amministratori, dai medici e dagli infermieri del Santa Maria di Terni é davvero un bello spaccato di medicina pubblica, di Sanità Pubblica, che rende onore alla struttura ternana e che ci si augura, venga utilizzato e diffuso in tutti gli ospedali non solo umbri.

                                              Redazione 

 

 

 

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