Il Comitato d'Onore per i dieci anni della scomparsa di Italo Vinti ha reso omaggio nel migliore dei modi al partigiano, sindacalista e uomo politico.
Giuseppe Mattioli, suo compagno sindacalista della Perugia ha saputo far emergere tutte le sfumature di Italo Vinti, dal partigiano acclamato ad Alfonsine a Marzabotto all'uomo della grande fabbrica del cioccolato e primo Presidente del consiglio di fabbrica, al consigliere comunale e poi provinciale. Un riconoscimento di stima e di amicizia che Giuseppe Mattioli ha voluto tributare a quel formidabile giocatore di tresette e di bocce, giusto per ricordarne le sfumature meno conosciute ma che rendono l'idea di come italo vinti vivesse i rapporti personali con compagni e amici. Chi lo ha conosciuto bene non nasconde quelle sfumature, non nasconde la malattia di italo, le battaglie sindacali e gli incitamenti ai giovani che si avvicinavano al sindaco, avendo sempre parole di incoraggiamento e di stimolo. I giovani, futuro del sindacato, i giovani che dovevano essere guidati ed emergere, perchè seguissero la linea politica migliore, la mediazione e la capacità di ascoltare. Giuseppe Mattioli ha ricordato questo di Italo Vinti nelle due occasioni di commemorazione, prima alla Camera del Lavoro di Perugia e poi al CDP, il Circolo dei Dipendenti della Perugina dove è stata apposta la targa che ne ricorda il passaggio e la vita. Italo torna nella sua Perugina, in quel salone che ha visto tanti operai e operaie, intere famiglie ritrovarsi per le feste e le occasioni di divertimento, quei momenti di felicità e di allegria, di quel ritrovarsi dopo il lavoro nella grande fabbrica e ricordarsi, semmai ce ne fosse stato bisogno, di far parte della grande famiglia dal profumo irrinunciabile del cioccolato.
 

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