PERUGIA - Una rassegna di balli nei costumi multicolori delle varie regioni peruviane ha concluso la prima giornata dei girotondi multiculturali Perugia-Perù al POST. Nelle sale del Officina della Scienza e della Tecnologia, si sono alternate fino al pomeriggio testimonianze delle tradizioni culturali, culinarie e religiose del paese andino e racconti della vita da immigrati a Perugia di molte decine di donne e uomini peruviani, alcuni raccolti in una pubblicazione curata dall'Assiciazione Hipatia-officina del mondo possibile, organizzatrice dell'evento, che si concluderà con un nuovo incontro sabato 27 all'ostello Spagnoli di Pian di Massiano.
Particolarmente animata la discussione svoltasi in mattinata tra i rappresentanti delle tre principali associazioni di Peruviani a Perugia ( si stima che siano oltre 6000 i regolari in Umbria ) ed i rappresentanti di Regione ed associazioni umbre." Siamo grati all'Italia per averci accolto, stiamo bene a Perugia, ma abbiamo ancora molti problemi - hanno detto alcuni dei peruviani intervenuti - accade ancora troppo spesso che ci siano tanti che speculano sul nostro arrivo in Italia, a volte chiedendo denaro per fare le richieste di assunzione necessarie alla concessione del visto e del permesso di soggiorno (ha detto una signora che ha chiesto di poter rimanere nell'anonimato), non abbiamo spazi per poterci incontrare, ha detto il presidente dell'associazione AciPerù, pur essendoci laureate a Perugia non possiamo iscriverci agli albi professionali o partecipare a bandi pubblici non avendo magari dopo dieci anni e più la cittadinanza italiana, hanno aggiunto due giovani donne".
"Abbiamo fatto molto, ma dobbiamo fare di più - ha risposto Alessandro Vestrelli della Regione - prendendo concretamente atto dei problemi aperti e superando contrapposizioni ideologiche che spesso sono frutto di ignoranza o un modo comodo per evitare assunsione di responsabilità". Importante l'impegno assunta da Hypatia, attraverso la sua Presidentessa Marcia Rachel De Souza: "questo incontro è un punto di partenza, per sabato lavoreremo per avanzare proposte concrete, perchè non basta una generica espressione di solidarietà. Forse è giunto il momento di dare vita ad un coordinamento tra le associazioni come la nostra e quelle degli immigrati a Perugia provenieti da tanti paesi. Ci serve più forza per far uscire dall'anonimato anche le tante denince di forme di sfruttamento e violenza delle quali anche oggi ci avete raccontato".
Associazione Hypatia. Officina del Mondo Possibile
Viale di Montegrillo, 45 – 06125 Perugia
Sito:
www.hypatia.it E-mail:
infohypatia@hypatia.it
Tel. Segreteria: +39. 346.332.7355
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