Squid Game, Halloween, la Balena Blu, Vola giù dal Tetto, Fatti di acido e di ectacy..
E pensare che per noi la massima pericolosità era Scaribotto, gioco popolare di straordinaria bellezza ed agilità che ti insegnava il valore dei compagni e il tuo. Alla Gomma lo chiamavamo così ma mi accorgo, girando nel web che generalmente il resto d'Italia lo chiamava salto della Cavallina,saltacavallo, salto della mula. Poco cambiava. Chi lo aveva inventato pensava a proteggere i partecipanti con il palo, generalmente il compagno un pochino più robusto che sorreggeva il busto del primo compagno per evitargli l'immancabile craniata contro il muro durante i salti degli avversari. Tutti sotto piegati e tutti sopra a saltare , tutti, uno alla volta stando attenti nei primi salti ad adare verso la testa del gruppo avversario per farci stare tutti. Una volta saltati tutti si contava... sino ad otto... scaricabotto! Se quelli sotto resistevano andavano al salto, se si piegavano sotto il peso avversario gli toccava pagare ancora il pegno della sopportazione dei salti avversari. Non mi ricordo quando tempo si potesse giocare, un'ora? Due? So solo che alla fine eri quasi denudato dai salti e dal sopportare i salti, rossi in viso come pomodori, sudati, accaldati, afoni a forza di ridere e strillare e con la pausa per dissetarsi all'immancabile fontana. Una volta alla Gomma ho visto anche le ragazzine giocarci, emulando i maschietti. Le osservavo con un amico in silenzio mangiando rotelle di liquirizia e commentando, la goffaggine, a volte la sorpresa dell'agilità, nonostante le gonne. I pantaloni? Strumento di liberazione femminile che arrivò più tardi e generalmente usato all'ingresso nella scuola superiore, raramente alle medie, molto raramente, ma probabilmente la memoria mi inganna ad una certa età. Chi mi legge, chi si riconosce nel gioco, saprà aggiungere ulteriori informazioni.
 

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