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PERUGIA - Il sindaco Renato Locchi ha partecipato per l'ultima volta nella veste di primo cittadino, alle cerimonie organizzate per la giornata odierna per ricordare il sacrificio dei patrioti perugini che nel 1859 offrirono le loro vite per ottenere la liberazione della città dal giogo pontificio. La prima cerimonia della mattina è stata la deposizione di una corona d’alloro al Borgo XX Giugno, sotto il monumento ai Caduti del 1859, e, subito dopo, di un’altra corona alla lapide che ricorda i patrioti fucilati dai nazifascisti nel Poligono di tiro. Corone sono state deposte anche al Civico Cimitero, presso il monumento ai Caduti, e in Piazza Fortebracci, alla lapide che ricorda le vittime di tutti i genocidi. A tutte queste cerimonie assieme al Sindaco Locchi hanno presenziato il Prefetto Laudanna, la Presidente della Regione Lorenzetti ed il Presidente della Provincia Guasticchi alla sua prima uscita istituzionale con addosso la "fascia azzurra" di nuovo capo dell'ente di piazza Italia. “La mia presenza, accanto alle autorità istituzionali - ha poi commentato -, testimonia l’assoluta condivisione ai valori di libertà, democrazia ed eguaglianza che sono stati alla base della rinascita di tutta la comunità perugina dopo quei tragici eventi”. “La Provincia di Perugia – ha infine concluso Guasticchi – sarà sempre in prima linea, nel ribadire la portata sociale di questi valori, che, oggi, soprattutto per le giovani generazioni, dovranno costituire un saldo riferimento per garantire in futuro una convivenza sempre più democratica e solidale”. Parlando sotto al monumento ai Caduti del 20 Giugno, Locchi ha da parte sua ricordato il significato di “una data che continua a far parte della storia della città ed è elemento fondante della sua identità”. Il Sindaco ha aggiunto che oggi, a distanza di tanto tempo, “può apparire normale l’esercizio della democrazia, che ha portato pochi giorni fa all’elezione del nuovo Sindaco e del Consiglio comunale, ma questa normalità è stata il frutto di tanti sacrifici e di atti eroici come quello che fecero i patrioti perugini aderendo allo spirito risorgimentale, alla volontà di autodeterminazione della città e agli ideali di unità del Paese”. Infine, il Sindaco ha sostenuto che “le innovazioni, che pure hanno caratterizzato la storia recente dei Perugia, non possono non poggiare sui valori forti della comunità, tra i quali il riconoscimento dei diritti di cittadinanza”. Come è tradizione, i bambini della scuola XX Giugno, che proprio quest’anno ha festeggiato il centenario della sua nascita, hanno cantato l’Inno di Mameli. Condividi