Ci sono città in difficoltà con l'organizzazione di eventi per i problemi legati al rischio pandemia e ci sono città che praticamente rinunciano alle loro possibili manifestazioni di interesse economico per la sfiducia presentata nei confronti del Sindaco. Accade a Valtopina comune della valle umbra sud, 1398 abitanti con il sindaco che si ritrova a sei mesi dalle elezioni la sfiducia da parte dei suoi stessi compagni di partito e maggioranza. In questo momento resta difficile che da qui a dicembre possa organizzarsi la tradizionale Mostra mercato del Tartufo, l'arrivo del commissario metterebbe in gioco la possibilità organizzativa, decisionale della fiera, causandone quindi l'annullamento. Sarebbe la prima fiera dedicata ad un prodotto che fa l'economia umbra con il suo bollino: Annullata per sfiducia al sindaco.
Di seguito la lettera del Sindaco Lodovico Baldini inviata ai cittadini di Valtpina.
 

Con vivo stupore e grande rammarico, comunico a tutti i cittadini di Valtopina che oggi è stata presentata una mozione di sfiducia nei miei confronti. L’attuale assessore comunale Graziano Coccia e tre consiglieri comunali chiedono che io venga rimosso dalla carica di Sindaco, che decada tutto il Consiglio comunale e che il Comune venga commissariato. Sono molto dispiaciuto, anche perché tre dei quattro firmatari fanno parte della maggioranza.

Ma soprattutto sono molto preoccupato per il futuro del nostro paese e per le gravi ricadute che questo gesto, irresponsabile e sconsiderato, potrebbe avere in un momento storico così difficile e delicato: il commissariamento del nostro Comune e quindi il blocco della normale attività amministrativa e di tutti i progetti avviati in questi anni per lo sviluppo della comunità.

Le motivazioni addotte sono tendenziose e incomprensibili, a pochi mesi dalle elezioni. Gli elementi alla base della mozione di sfiducia sono assurdi: non si parla di problemi gravi e concreti, di bisogni delle persone e della comunità, ma di non partecipazione e di presunte scelte unilaterali, quando tutte le decisioni assunte nel corso della legislatura sono state sempre oggetto di confronto e di condivisione con la Giunta comunale e la maggioranza e sono state sempre discusse nelle sedi istituzionali opportune.

Che senso ha sfiduciare il Sindaco e bloccare un intero Comune a pochi mesi dalle elezioni? Nessuno: solo danneggiare un’intera comunità. Non era più opportuno che l’assessore Coccia si dimettesse, prima di promuovere questo atto irresponsabile? Come può parlare di mancata partecipazione, considerando le innumerevoli assenze ai lavori della Giunta comunale, come facilmente riscontrabile dagli atti? Sono molto rammaricato umanamente e politicamente.

Questo gesto sconsiderato non ha nulla a che fare con la serietà, l’impegno, la passione e il perseguimento del bene comune che hanno sempre contraddistinto il mio operato e quello di chi mi è stato accanto in questi anni.

Mi auguro che ci sia un ripensamento e che prevalgano senso di responsabilità e tutela degli interessi generali della comunità e dei cittadini: Valtopina non merita di essere declassata, offesa e danneggiata così! Da parte mia, come sempre, c’è la massima disponibilità al dialogo e al confronto, in attesa dell’imminente Consiglio comunale.

 
Nel frattempo, finché avremo modo di poterlo fare, assicuro a tutti i cittadini di Valtopina che continueremo a lavorare con impegno, dedizione e serietà, per rispondere al meglio ai bisogni dei cittadini e della comunità. Come sempre accaduto in questi anni, in cui abbiamo raggiunto risultati importanti ed evidenti per lo sviluppo del nostro paese: fatti concreti, non parole al vento!

 

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