Agenzia Forestale Regionale: i sindacati chiedono quale sia il suo futuro
12/10/2021 - 10:19
Le Segreterie Regionali di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil esprimono la loro preoccupazione per il futuro dell‘Afor e dei suoi dipendenti.
Per FLAI FAI e UILA, è il momento di passare dalle parole ai fatti. Si ritiene assolutamente necessario un intervento pratico e sostanziale della regione; non si possono più rinviare decisioni che sono fondamentali per il futuro dell’agenzia. Riteniamo imprescindibile avviare la discussione per il rinnovo del CIRL contratto integrativo regionale; abbiamo la necessità di aggiornare e aumentare le attività di competenza dell’ente, oltre a dare alcune risposte ai lavoratori ed è inoltre, la stessa agenzia che evidenzia la necessità di aggiornare le normative esistenti per il corretto svolgimento dell’attività quotidiana.
Riteniamo urgentissimo un intervento di stabilizzazione dei lavoratori stagionali; le nostre critiche alla selezione erano assolutamente fondate. Si deve modificare immediatamente la durata del contratto; è necessario, anche per i contratti in corso, definire gli stessi sulle 120 giornate di effettivo lavoro. E’ la stessa agenzia che necessità di operai per più tempo, semplicemente per organizzare meglio i cantieri e servirebbe agli stessi lavoratori stagionali, per avere qualche garanzia in più al momento della domanda di disoccupazione.
E’ ovvio che percorso conclusivo di quanto sopra è la definizione di un pianta organica dell’agenzia; è necessario individuare un numero di operai a tempo indeterminato, sicuramente superiore al numero attuale, presumibilmente vicino alle 600 unità, iniziando, come detto dagli attuali stagionali e che consentirebbe anche alla stessa agenzia di programmare il futuro delle attività con qualche certezza in più.
Con la stessa certezza Crediamo sia assolutamente necessario un piano di investimenti in mezzi; discorsi di efficienza, di produttiva e soprattutto di sicurezza, non possono essere affrontati, in nessun tavolo, se non si aggiorna in modo sostanzioso il parco mezzi e si continua a lavorare con mezzi oramai datati.
Inoltre, La soluzione trovata per la vicenda Convezione Adisu, non ci lascia tranquilli; quella trovata è una soluzione momentanea che però non permette di capire come si gestiranno i passaggi dei vari dipendenti che per un motivo o per un altro non potranno più essere pienamente efficienti nei cantieri.
Aggiungiamo che, come detto, pensiamo sia corretto allargare le attività su cui l’ente può crescere e sviluppare la propria azione; non è possibile ridurre gli interventi dell’agenzia, per concedere velleità di intervento privato in ambito assolutamente pubblico.
E’ nostra intenzione sviluppare queste idee come tutte le altre che abbiamo sul futuro dell’agenzia, attraverso il confronto; vorremmo concretizzare questa discussione già in una prossima assemblea pubblica, a cui chiederemo di partecipare il compente Assessore Morroni e la Presidente Tesei.
Dobbiamo constatare infine, che l’atteggiamento e i segnali che arrivano in questo periodo, non vanno nella giusta direzione. Nelle ultime occasioni di incontro abbiamo notato una volontà che non è quella di discutere ma solamente di imporre attaccando idee e proposte diverse che vengono da una o un’altra
sigla sindacale. E’ cosi che abbiamo inteso quanto è successo, ed è così come intendiamo il mancato rispetto di accordi sottoscritti, come ad esempio quello sugli impiegati forestali, in attesa di firmarne altri che sono più interessanti per l’amministrazione.
I lavoratori di tutti i compartimenti, che si riuniranno nelle assemblee sindacali delle prossime settimane, si aspettano risposte.
Come FLAI FAI e UILA, misureremo le intenzioni delle istituzioni e soprattuto le risposte dei prossimi giorni, ad iniziare, come detto, dai lavoratori stagionali e dal CIRL.
La mancanza di risposte ci imporrebbe la ripresa di azioni sindacali.
La nostra volontà è quella di costruire un futuro solido per i lavoratori, la stessa agenzia e l’intera regione dell’umbria; se sarà necessario difenderemo questa volontà con la mobilitazione del comparto forestale regionale.

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