Le Segreterie Regionali di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil esprimono la loro preoccupazione per il futuro  dell‘Afor e dei suoi dipendenti.  

Per FLAI FAI e UILA, è il momento di passare dalle parole ai fatti. Si ritiene assolutamente necessario un intervento pratico e sostanziale della regione; non si possono più  rinviare decisioni che sono fondamentali per il futuro dell’agenzia. Riteniamo imprescindibile avviare la discussione per il rinnovo del CIRL contratto integrativo  regionale; abbiamo la necessità di aggiornare e aumentare le attività di competenza dell’ente, oltre a  dare alcune risposte ai lavoratori ed è inoltre, la stessa agenzia che evidenzia la necessità di aggiornare  le normative esistenti per il corretto svolgimento dell’attività quotidiana.  
 

Riteniamo urgentissimo un intervento di stabilizzazione dei lavoratori stagionali; le nostre critiche alla  selezione erano assolutamente fondate. Si deve modificare immediatamente la durata del contratto; è  necessario, anche per i contratti in corso, definire gli stessi sulle 120 giornate di effettivo lavoro. E’ la  stessa agenzia che necessità di operai per più tempo, semplicemente per organizzare meglio i cantieri e  servirebbe agli stessi lavoratori stagionali, per avere qualche garanzia in più al momento della domanda  di disoccupazione. 

E’ ovvio che percorso conclusivo di quanto sopra è la definizione di un pianta organica dell’agenzia; è  necessario individuare un numero di operai a tempo indeterminato, sicuramente superiore al numero  attuale, presumibilmente vicino alle 600 unità, iniziando, come detto dagli attuali stagionali e che  consentirebbe anche alla stessa agenzia di programmare il futuro delle attività con qualche certezza in  più.  
 

Con la stessa certezza Crediamo sia assolutamente necessario un piano di investimenti in mezzi;  discorsi di efficienza, di produttiva e soprattutto di sicurezza, non possono essere affrontati, in nessun  tavolo, se non si aggiorna in modo sostanzioso il parco mezzi e si continua a lavorare con mezzi oramai  datati. 

Inoltre, La soluzione trovata per la vicenda Convezione Adisu, non ci lascia tranquilli; quella trovata è  una soluzione momentanea che però non permette di capire come si gestiranno i passaggi dei vari  dipendenti che per un motivo o per un altro non potranno più essere pienamente efficienti nei cantieri. 

Aggiungiamo che, come detto, pensiamo sia corretto allargare le attività su cui l’ente può crescere e  sviluppare la propria azione; non è possibile ridurre gli interventi dell’agenzia, per concedere velleità  di intervento privato in ambito assolutamente pubblico. 

E’ nostra intenzione sviluppare queste idee come tutte le altre che abbiamo sul futuro dell’agenzia,  attraverso il confronto; vorremmo concretizzare questa discussione già in una prossima assemblea  pubblica, a cui chiederemo di partecipare il compente Assessore Morroni e la Presidente Tesei.

  

Dobbiamo constatare infine, che l’atteggiamento e i segnali che arrivano in questo periodo, non vanno  nella giusta direzione. Nelle ultime occasioni di incontro abbiamo notato una volontà che non è quella  di discutere ma solamente di imporre attaccando idee e proposte diverse che vengono da una o un’altra  

sigla sindacale. E’ cosi che abbiamo inteso quanto è successo, ed è così come intendiamo il mancato  rispetto di accordi sottoscritti, come ad esempio quello sugli impiegati forestali, in attesa di firmarne  altri che sono più interessanti per l’amministrazione. 

I lavoratori di tutti i compartimenti, che si riuniranno nelle assemblee sindacali delle prossime  settimane, si aspettano risposte. 

Come FLAI FAI e UILA, misureremo le intenzioni delle istituzioni e soprattuto le risposte dei prossimi  giorni, ad iniziare, come detto, dai lavoratori stagionali e dal CIRL. 

La mancanza di risposte ci imporrebbe la ripresa di azioni sindacali. 

La nostra volontà è quella di costruire un futuro solido per i lavoratori, la stessa agenzia e l’intera  regione dell’umbria; se sarà necessario difenderemo questa volontà con la mobilitazione del comparto  forestale regionale. 

 

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