Le voci della PerugiAssisi 2021
10/10/2021 - 18:11
Messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - La marcia Perugia-Assisi è ancora una volta un segno di speranza. I valori che la ispirano e la partecipazione che continua a suscitare sono risorse preziose in questo nostro tempo di cambiamenti, ma anche di responsabilità.
Questa edizione si svolge a sessanta anni dalla prima marcia promossa da Aldo Capitini, quell'originaria, esigente aspirazione alla pace e alla non violenza ha messo radici profonde nella coscienza e nella cultura delle nostre comunità.
La pace non soltanto è possibile. Ma è un dovere per tutti - Stati, popoli, istituzioni sovranazionali, imprese economiche, forze sociali, cittadini operare per costruirla. La pace si può costruire dal basso, perché impone coerenza nell'agire quotidiano, nel linguaggio che si usa, nella solidarietà concreta verso chi ha minori risorse e maggiori bisogni, nel rispetto per gli equilibri della natura, nella capacità di prendersi cura di quanti si trovano in difficoltà.
La marcia di quest'anno fa proprio il motto "I care", che don Lorenzo Milani volle affiggere all'ingresso della scuola di Barbiana. Avere a cuore il proprio destino come quello dell'altro che ci sta accanto, come quello della persona lontana che però sappiamo essere a noi legata da una rete invisibile ma robusta, è la scintilla della cultura di pace che può sconfiggere l'egoismo, l'indifferenza, la violenza, la rassegnazione all'ingiustizia.
Bori PD - “Marciare per la pace è testimoniare un’identità e un intento. Nelle nostre radici e nel nostro impegno c’è la costruzione di una politica - e di una pratica - della cura, della solidarietà, della sostenibilità, dell’inclusione, dei diritti e della loro universalità. Per questo la comunità del Partito Democratico ha voluto onorare anche oggi il messaggio di Aldo Capitini marciando, a 60 anni dalla prima volta, insieme a donne e uomini, associazioni, istituzioni, movimenti, da tutto il mondo, per la pace”. Così, in una nota, il segretario del Pd Umbria Tommaso Bori. “Qualche giorno fa, alla vigilia della marcia - aggiunge - abbiamo fortemente voluto costruire una agorà nazionale della pace, che si è tradotta in un’occasione di confronto e dialogo molto partecipata e propositiva. Perché siamo convinti che rimettere la pace al centro dell’azione del Partito Democratico sia centrale e urgente e su questo costruiremo una proposta di lavoro”. “Oggi più che mai – sottolinea ancora Bori - in un momento storico di cambiamenti epocali e segnato dai conflitti, anche sociali ed economici, sentiamo forte la necessità di riaffermare con forza i valori di dialogo, condivisione e solidarietà che sono le radici della PerugiAssisi e che contraddistinguono il nostro impegno politico, sociale e culturale, e che sono parte della nostra identità.
Valori che non solo devono essere annunciati, ma testimoniati e proposti nella quotidianità. L’Umbria, terra di Aldo Capitini, simbolo di pace, non solo deve farsi portavoce dell’urgenza della non violenza, dei diritti umani, della democrazia, ma deve lavorare con rinnovato impegno, costante e concreto, per sconfiggere la violenza, l’odio e le disuguaglianze, per superare individualismi e indifferenza, progettando insieme nuovi percorsi di pace”.
Nicola Fratoianni Sinistra Italiana - “Oggi dalla marcia per la Pace Perugia Assisi per lanciare anche da qui un messaggio di grande solidarietà alla Cgil, vittima di un vile ed inaccettabile assalto fascista.”
Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni in un video su Twitter durante il percorso della Marcia per la pace Perugia Assisi.
“ È arrivato il momento - conclude il leader di SI - di sciogliere subito e con determinazione tutte le organizzazioni fasciste e neonaziste presenti nel nostro Paese”.
Davide Sassoli - Le nostre generazioni hanno avuto il privilegio di vivere in Europa il più lungo periodo storico in assenza di guerre e la nostra unità è stata il contesto nel quale hanno potuto fare esperienza di pace e cooperazione e sono riuscite a costruire un modello che ha favorito il progresso nei diritti sociali e civili.
Ma non basta l’assenza di guerra. L’Europa deve dimostrarsi capace di diventare uno strumento di pace, un progetto per il bene di tutti, capace di proteggere le persone, sostenere le imprese, investire nell’uguaglianza, nel progresso sociale e nel benessere economico. Tutto questo dobbiamo declinarlo in iniziative concrete perché se i migranti continueranno ad annegare nel Mediterraneo, i profughi ad essere rifiutati, i bambini a morire per mancanza di cure, come potremmo dire che questo spazio unico di libertà e democrazia sia un modello utile ad un mondo più giusto?
Questo tempo ci dice che dobbiamo avere più coraggio e che è nell’interesse dei nostri cittadini rafforzarci insieme. Come sapete, siamo di fronte ad una enorme trasformazione ecologica e digitale che cambierà nel profondo il nostro modo di essere e i nostri stili di vita. Non vogliamo tornare al mondo di prima e soprattutto non possiamo costruire una società più equa se non aggiustiamo i danni che abbiamo causato al pianeta e all’ambiente in cui viviamo. Grazie ai giovani e a tutti coloro che ogni giorno ci ricordano le nostre responsabilità!
Per queste ragioni è fondamentale mettere le persone al centro del dibattito. Come diceva San Tommaso D’Aquino il bene comune è di tutti e di ciascuno e dunque, lavorare per questo fine vuol dire esercitare in pienezza la propria cittadinanza; significa rafforzare la democrazia, investire nella qualità della vita e impegnarsi a lasciare alle nuove generazioni un futuro più giusto e più sostenibile.

Recent comments
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago
12 years 11 weeks ago
12 years 11 weeks ago