GUBBIO - Il sindaco Orfeo Goracci e l’assessore alle attività produttive Graziano Cappannelli hanno incontrato questa mattina una nutrita delegazione di lavoratori della Sirio Ecologica e il rappresentante della CIGL Mastriforti per fare il punto della situazione dell’azienda.
«L’incontro – commentano Goracci e Cappannelli - si è tenuto dopo la civile presenza e la presentazione di un documento da parte di lavoratori della Sirio nel Consiglio Comunale di ieri. Oltre ad aver ribadito e chiarito quanto scritto nel documento e dopo aver ripercorso le varie vicissitudini dell’azienda, tutti i soggetti al tavolo hanno proposto di richiedere con somma urgenza una nuova convocazione da parte della Regione del tavolo istituzionale. Nella stessa mattinata si è verificato un fatto grave e increscioso, così come ce lo hanno comunicato i lavoratori, che intendiamo stigmatizzare con forza. I lavoratori hanno trovato i lucchetti cambiati e non sono potuti entrare in quella che è sempre stata la “loro” azienda.
Giudichiamo questo comportamento –proseguono Goracci e Cappannelli - grave e sintomo di una volontà prevaricatrice e non collaborativa, gli atti di forza che vengono dopo le mancate risposte ai tanti quesiti, che in primo luogo i lavoratori, ma anche le istituzioni hanno posto, dimostrano che le proprietà vecchie e quelle che volevano o vorrebbero diventare le nuove, non partono dal dato e dal valore più importante che Sirio Ecologica ha: i suoi lavoratori, la loro esperienza, la loro competenza.
Ci permettiamo di ricordare umilmente che in questi mesi con la loro presenza in azienda i lavoratori hanno anche garantito il ruolo di “sentinelle” ambientali visto che la Sirio Ecologica non trattava acqua di colonia. I lavoratori, per quanto ci riguarda, non possono che essere il primo punto di riferimento. E’ da questo che si deve ripartire con le istituzioni che devono fare la propria parte e auspicando che, sgombrato il campo da soggetti portatori di interessi non sempre verificabili e nobili, con l’intervento di figure e soggetti chiari, trasparenti, seri e il coinvolgimento anche diretto dei lavoratori, questa azienda, già vanto per la realtà eugubina, possa ripartire. E’ un bisogno primario per le decine e decine di lavoratori ma è una esigenza insopprimibile per tutta la realtà socio- economica di Gubbio».
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