di Nicola Bossi Francesco Sollecito, padre di Raffaele indagato per l'omicidio di Meredith Kercher, oggi in aula non avuto esitazione nell'attaccare gli inquirenti e l'intero impianto accusatorio. "Ci sono stati errori - spiega Sollecito -, anche errori grossolani che sono costati e costano tutt'ora il carcere da oltre un anno e mezzo a mio figlio". Un attacco mirato che poi viene supportato da un fatto concreto: l'impronta di scarpa nella casa di via della Pergola che prima venne attribuita a Raffaele Sollecito e poi si scroprì di essere di Rudy Guede. Quell'impronta, attribuita in maniera sbagliata, ha portato in carcere il 6 novembre il ragazzo pugliese. "Quell'impronta - ha detto Francesco Sollecito - ha portato il gip a convalidare il fermo. Siamo stati sempre convinti dell'assoluta innocenza e della totale estraneità alle accuse di Raffaele. Ci siamo subito prodigati, nel rispetto della legalità, per trovare tutti i modi per scagionarlo". Condividi