PERUGIA - La Direzione generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia ha conferito alla professoressa Lucilla Parnetti l’incarico di direzione della struttura complessa Clinica Neurologica a seguito di pubblico avviso. La professoressa Parnetti, classe 1956, si è laureata in Medicina e Chirurgia all’Università degli studi di Perugia nel 1981 con il massimo dei voti per poi conseguire la doppia specializzazione in Neurologia e in Geontologia e Geriatria. Da settembre 2019 è direttore della Scuola di Specializzazione in Neurologia dell’Università di Perugia e ed è responsabile della sezione di Neurologia del dipartimento di Medicina e Chirurgia. Punto di riferimento nazionale per le neuroscienze, Parnetti ha svolto prestigiosi incarichi anche in varie università europee e americane. Dal 97 svolge attività clinico assistenziale e di ricerca alla Clinica Neurologica di Perugia.
“Sono estremamente felice di aver raggiunto questo traguardo – sottolinea la professoressa Lucilla Parnetti - dopo una lunga storia che ha visto costantemente crescere l'area neurologica di Perugia per competenza e qualificazione sia nazionale che internazionale. Il mio obiettivo è quello di valorizzare al massimo le professionalità e l'affermazione dei giovani bravi e preparati con i quali ho il privilegio di lavorare quotidianamente. L’ integrazione tra università e ospedale deve rappresentare un modello di eccellenza che vada a ricadere positivamente sulla qualità dell'assistenza”. 

ROMA - "Nel 2020, a causa della pandemia, non sono state chiamate agli screening circa 2milioni e 500mila persone e questo ha significato, nell'ambito della chirurgia generale, circa 3.300 tumori di mammella e 1.300 tumori del colon non intercettati". Lo ha fatto sapere il dottor Marco Scatizzi, direttore dell'Unità operativa complessa di Chirurgia Generale degli Ospedali Santa Maria Annunziata e Serristori di Firenze, e membro del consiglio nazionale dell'ACOI (Associazione dei chirurghi ospedalieri italiani), nel corso di una videointervista rilasciata all'Agenzia Dire.
"Ai 500mila esami di screening non effettuati- ha proseguito Scatizzi- si sono aggiunte le molte migliaia di visite che non abbiamo potuto fare durante la fase pandemica. Di conseguenza questi pazienti non hanno avuto le loro diagnosi e hanno avuto delle malattie ancora presenti, che dovranno essere trattate ma con tutti i ritardi del caso, quindi con problemi importanti e collaterali per la salute".
- Durante la pandemia in tanti, per paura di essere contagiati, hanno preferito non sottoporsi agli esami di controllo. Ma questi esami sono persi per sempre?
"In questo 2021 stiamo riprendendo le attività di screening, ma la fotografia fatta un anno fa non è quella di oggi. Se una persona aveva una malattia tumorale nel 2020, ad oggi l'avrà più avanzata, per cui sono diminuite le chance di curarla. Stiamo ora faticosamente recuperando le attività di chirurgia, prevalentemente oncologica, che ad oggi sono del tutto sospese anche se non in tutta Italia; mentre abbiamo ancora dei grandi ritardi sulle patologie non tumorali, che hanno comunque un impatto importante sulla salute delle persone. Una calcolosi banale della colecisti, per esempio, nell'attesa può diventare una pancreatite acuta. Allora non possiamo dimenticarci di questi pazienti che a casa, in migliaia, stanno aspettando la nostra chiamata per l'intervento chirurgico".

BOLOGNA - Rimane la farmacia il principale canale di vendita di nutraceutici e integratori alimentari che rappresentano una delle categorie più vendute e apprezzate dai consumatori. Un comparto questo che in Italia rappresenta una vera eccellenza a livello di consumi e di produzione. Cosmofarma ReAzione, in corso al quartiere fieristico di Bologna, dedica domani, 11 settembre,  la “Nutraceuticals Conference”: una giornata di approfondimenti e seminari che, nella sala Meeting in Farma del padiglione 30, affronteranno il tema dei nutraceutici e gli integratori alimentari, analizzando il mercato, le prospettive del comparto nel canale farmaci, le aree di applicazione. Un appuntamento dedicato ai farmacisti che, assieme ai medici, sono il punto di riferimento per il paziente. Gli integratori alimentari, infatti, da tempo si stanno facendo strada nell’interesse dei consumatori, i quali però hanno bisogno di essere consigliati e indirizzati verso i prodotti più adatti alle proprie esigenze di salute.  
I lavori della Conference si apriranno con l’intervento di Francesco Cavone, IQVIA, “Il mercato degli integratori in Italia”. A seguire Alessandro Colletti, Università di Torino, tratterà il tema de “I nutraceutici e la condroprotezione” e Silvana Hrelia, Università di Bologna che invece si soffermerà su “Nutraceutica e chemioprotezione”.
Si proseguirà con la tavola rotonda “Gli integratori per tutti”, alla quale parteciperanno Davide Grassi, Università dell’Aquila, con “La vitamina D”, Maria Letizia Petroni, dell’Ateneo di Bologna, con “Gli amminoacidi essenziali”e, sempre dell’Alma Mater, Federica Figacci con “Gli omega 3”.

 

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