La madre di Amanda Knox, Edda Mellas, e il padre di Raffaele Sollecito, Francesco, testimonieranno domani davanti alla Corte d'assise di Perugia nel processo ai due giovani accusati dell'omicidio di Meredith Kercher. Saranno chiamati a ricostruire le abitudini di vita dei figli che si proclamano estranei al delitto. Francesco Sollecito sarà sentito con l'assistenza di un legale. E' infatti indagato nell'ambito degli accertamenti avviati dalla procura di Perugia dopo che un'emittente tv ha trasmesso un filmato relativo ai primi sopralluoghi svolti nella casa del delitto nel quale appariva anche il corpo della Kercher. Citato in aula dai difensori del figlio - gli avvocati Luca Maori e Giulia Bongiorno - Francesco Sollecito risponderà alle domande delle parti. Medico urologo, il padre di Raffale vive a Giovinazzo da dove però si sposta due volte alla settimana a Perugia per incontrare in carcere il figlio e per seguire il processo. Da Seattle, negli Usa, dove lavora come maestra elementare, è arrivata ieri la madre di Amanda, Edda. Tra le circostanze che sarà chiamata a chiarire i contatti telefonici con la figlia il giorno in cui venne scoperto il cadavere di Mez e i successivi colloqui in carcere, intercettati dalla polizia. Edda Mellas, il padre di Amanda, Curt Knox dal quale è separata, e il suo attuale marito stanno dando vita a una sorta di staffetta tra gli Stati Uniti e l'Italia per stare vicini alla giovane. Quando sono a Perugia vivono in una casa alla periferia della città. E' stata la stessa Amanda ha ricordare nel suo interrogatorio che i genitori scelsero di rimanere ad abitare vicini anche dopo essersi separati per non creare difficoltà alle due figlie. Il processo proseguirà anche sabato con la testimonianza del medico-legale Francesco Introna, consulente della difesa Sollecito. Condividi