Il nome di Germinal Cimarelli evoca ricordi irrinunciabili nei cuori di molti ternani. Un simbolo che ancora oggi viene guardato con grande affatto e rispetto. Come l’attenzione del luogo dove Germinal fu ucciso da partigiano.
Germinal Cimarelli nacque il 5 luglio 1911 da una famiglia di estrazione popolare a Terni. Molto giovane iniziò a lavorare come operaio presso le Acciaierie di Terni, avvicinandosi alle idee socialiste e nel 1932 al Partito Comunista Italiano clandestino. Nel 1934 militava nel ristretto gruppo comunista ternano.
Verso metà di gennaio del 1944, alla formazione partigiana, installata presso il Monte Torre Maggiore, sopra Cesi, giunse notizia che si stava preparando un rastrellamento per distruggerla. I partigiani però sottovalutarono la notizia, così che nel primo pomeriggio del 20 gennaio 1944 vennero sorpresi presso l'accampamento dalle truppe tedesche. Venne ordinata la ritirata e, per evitare l'accerchiamento e la distruzione del reparto, Cimarelli decise di fermarsi e, innalzata una bandiera tricolore, da solo con un fucile mitragliatore affrontò i nemici che avanzavano, riuscendo a coprire col suo sacrificio la ritirata dei compagni.
La sera stessa della sua morte, Cimarelli venne insignito della Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.
Nei giorni successivi al rastrellamento, i partigiani sopravvissuti del distaccamento di Cesi vennero reinquadrati nei ranghi della Brigata Garibaldi "Antonio Gramsci", il cui comando scelse di intitolare alla memoria di Germinal Cimarelli uno dei suoi battaglioni.
Oggi quel monumento a Torre Maggiore di Cesi, che ne ricorda il suo sacrificio, è restituito al suo decoro, grazie ad un gruppo di volontari che si sono presi cura di quella memoria, che ancora accompagna molti ternani e ternane. Un atto lodevole e meritorio, che doveva essere essere sottolineato e ricordato come esempio.

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