E' stato un ''buon esempio di efficienza della pubblica amministrazione'' quello fornito dai dipendenti dell'Agenzia delle entrate, nei giorni scorsi, in occasione della vicenda della restituzione della prima rata della busta pesante. Lo sottolineando, in una nota congiunta, Vanda Scarpelli, della Cgil Funzione pubblica dell'Umbria, e Giuliano Puletti, Flp (Federazione lavoratori pubblici) Umbria. Secondo i sindacati di categoria, ''è stato proprio in questi giorni che la disponibilità dei dipendenti dell'Agenzia delle entrate dell'Umbria a lavorare volontariamente senza sosta al di fuori degli orari previsti, ha reso evidente la realtàdei fatti e smentito chi li vuol dipingere come fannulloni''. Si è così riusciti a garantire in soli due giorni l'apertura di 147 sportelli (a Foligno c'erano 48 dipendenti su 50 che si occupavano di questo servizio) e si è arrivati a trasportare i contribuenti a Perugia - si ricorda nella nota - con un servizio di pullman. ''Tale comportamento è stato già riconosciuto dai cittadini. Resta, però, il rammarico - prosegue la nota - per il fatto che non altrettanta gratitudine è stata manifestata da chi ha maggiore responsabilità rispetto alla situazione venutasi a creare e che, quotidianamente, non perde occasione per alimentare quella che è, per quanto riguarda il personale dell'Agenzia delle entrate, una leggenda metropolitana: quella del dipendente fannullone''. ''Pochi giorni fa - sottolineano Scarpelli e Puletti - risulta essere stata premiata la Direzione regionale dell'Umbria per aver varato un sistema informatico che permetterebbe di monitorare quotidianamente il lavoro del personale dell'Agenzia. Tralasciando tutte le questioni circa i carichi di lavoro, sarebbe ora, invece, che vengano premiati non i sistemi di monitoraggio, ma il personale che da anni sta raggiungendo tutti gli obiettivi programmati, sia in tema di servizi al contribuente che di contrasto all'evasione''. Condividi