Sono accusati di avere bloccato la fessura di erogazione del denaro di alcuni bancomat utilizzando una striscia di plastica e del nastro bi-adesivo, riuscendo così a impossessarsi di 450 euro, tre studenti originari dell'Ungheria arrestati a Foligno dalla polizia. Ad accorgersi del marchingegno rudimentale è stato un utente dopo avere atteso invano l'uscita delle banconote. Ha anche notato la presenza accanto a lui di tre giovani (una dei quali con un cappello dotato di visiera) che avevano un atteggiamento sospetto. L'uomo ha avvisato la polizia e una pattuglia della squadra volante del commissariato ha poco dopo rintracciato tre persone che corrispondeva alla sommaria descrizione fornita dal testimone. Gli agenti hanno cominciato a seguire gli stranieri mentre altri investigatori esaminavano le immagini delle telecamere di sorveglianza poste presso due bancomat. Gli investigatori hanno così accertato che i giovani pedinati era gli stessi che avevano posto il marchingegno e sono stati arrestati. La polizia ritiene che gli ungheresi in due casi siano riusciti a impossessarsi dei soldi, mentre in altri tre i tentativi siano andati a vuoto. Nell'abitazione dove vivevano gli agenti hanno trovato del nastro bi-adesivo, due temperini e banconote per 350 euro sporche dell'attaccatutto. Altri cento euro erano stati già spesi. I tre studenti - di 31, 20 e 19 anni - sono stati arrestati per furto e tentativo di furto continuato a aggravato. Uno di loro - secondo quanto si è appreso - ha ammesso la responsabilità nell'applicazione del marchingegno. Condividi