Prima c'erano i volontari, associazioni, singole persone, uomini e donne che sfidavano i luoghi comuni e che hanno creduto che un defibrillatore potesse salvare una vita. Grazie a questa volontà di pochi i defibrillatori sono stati piazzati a macchia di leopardo nelle città dell'Umbria, spesso donati dalle stesse associazioni, spesso comperati di tasca propria e consegnati alla citta. Tutto questo fino a ieri, visto che da oggi i defribrillatori diventano obbligatori per i luoghi pubblici.

 “Finalmente la norma che promuove l’utilizzo e la diffusione dei defibrillatori nei luoghi pubblici, diventa realtà. Ringrazio tutti i parlamentari per l’impegno profuso nel perseguire l’obiettivo di aver reso questo provvedimento, di cui sono primo firmatario, attuabile dal punto di vista della sicurezza e del primo soccorso”. È quanto afferma il deputato 5Stelle Filippo Gallinella, in seguito all’approvazione in sede legislativa della legge in commissione Affari sociali.

“La cultura della prevenzione è fondamentale quando si parla di salute, poiché ogni minuto di ritardo nel prestare soccorso ad una persona con arresto cardiaco, può rivelarsi fatale. E l’estensione dell’utilizzo dei defibrillatori anche in ambienti extra ospedalieri come scuole, società sportive e mezzi di trasporto, rappresenta un grande passo in avanti per il nostro Servizio sanitario. L’auspicio è che la norma venga estesa anche in luoghi densamente popolati, come nel caso dei condomini” – conclude Gallinella.

Onore a chi si è impegnato per tradurre le norme in legge ma non dimentichiamo mai le tante associazioni di volontariato che per anni hanno svolto un ruolo inostituibile, organizzando corsi di primo soccorso, BLS, formando personale in grado di utilizzare un defibrillatore e che hanno permesso di salvare, nel silenzio, le vite umane.

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