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L’apparentamento della lista Proposta Marsciano con il candidato del PD Todini ha un costo. Ed a pagarlo sono proprio i fedelissimi socialisti che, in caso di vittoria, sacrificherebbero un consigliere per un esponente della lista civica. È delle ultime ore un comunicato, a firma Lipparoni e Spoleti, che sembra più teso ad anestetizzare le insofferenze socialiste marscianesi che a esprimere una valutazione positiva sull’operazione. Citiamo pedissequamente una parte del comunicato: “La lista Sinistra e Libertà, pur nella consapevolezza che l’apparentamento con Proposta Marsciano comporterà la rinuncia ad un consigliere comunale, prende atto della autonoma decisione che il candidato sindaco ha preso nell’ambito delle proprie prerogative e responsabilità. Ciò premesso, Il Direttivo di Sinistra e Libertà conferma il proprio pieno sostegno ad Alfio Todini”. Sarà vero? Dalla provincia dell’ex proconsole Chiacchieroni in realtà sono sempre più forti i segnali di defezioni da parte dell’elettorato socialista per una strategia più legata a ragioni di stato (leggi Regione) che reali opportunità di vittoria. Forse l’elezione in Provincia di Bertini, che ha scalzato i socialisti tuderti dopo anni di egemonia in Consiglio provinciale, e la competizione con Bacchetta di Città di Castello per un posto in giunta stanno influenzando gli assetti in vista del ballottaggio più di quanto si pensi. É evidente infatti che Bertini necessita del sostegno del Partito Democratico per diventare assessore provinciale, un sostegno che probabilmente ha fortemente condizionato la partita degli apparentamenti. Con la gioia dei socialisti marscianesi che ringraziano sentitamente! Purtroppo sembra un film già visto. Non possiamo dimenticarci di come il segretario Bertini abbia sacrificato sull’altare dell’allora nascente Partito Democratico, la candidatura socialista alle elezioni comunali di Todi determinando la storica sconfitta del candidato Servoli. Un film dove i protagonisti, almeno in parte, sembrano essere gli stessi. Resta solamente da vedere se l’apparentamento favorirà il “fedelissimo” Todini o l’outsider Ranieri, esito tutt’altro che scontato considerato il fermento tra le file dei socialisti. Condividi