La polemica estiva è servita su un piatto d'argento e in effetti mancava una bella polemica a Perugia, una di quelle Baruffe Chiozzotte che ci mancavano da tempo.
La pietanza, indigesta per tutti, sia chiaro è il restauro dei fasci littori accanto al grifo Perugino all'interno del Mercato Coperto "Penelope" di Perugia. Un restauro portato avanti, come dice l'Assessore all'Urbanistica Margherita Scoccia, con il crisma delle carte bollate. Un restauro di quella che era la Perugia del tempo di Lui (Anno X dalla Marcia su Roma) di quando quel mercato era gestito dai gerarchi e dal PNF, dal podestà e l'infinite autorità in camicia nera.
Adesso, dopo essere spuntato fuori, ecco quel ricordo emergere fuori nella sua interezza policroma.
Restiamo nella polemica, perchè la sinistra d'opposizione grida allo scandalo e il centro destra Governativo fa spallucce dicendo: abbiamo solo recuperato ciò che già c'era.

L'ultima polemica che ci ricordiamo in ordine di tempo fu quella del cippo pseudo ricordativo della Marcia su Roma da piazzarsi al centro della rotonda stradale di Ponte San Giovanni, anni prima, cito a memoria, fu il convegno sulla marcia su Roma, promosso da Lollo Fratteggiani, nello stesso luogo da dove era partita da Perugia.
E' estate e gli animi già caldi si riscaldano senza troppa fatica e così fanno anche le teste, anche quelle che non sono calde di natura. 
Che si siano spesi anche i soldi è un cruccio e una dolenza, che si voglia forzare un ricordo è più di un cruccio e di un'uggia. Ma non credo che sia questo il punto. La polemica ci sta e magari fino a domenica se ne parlerà di continuo: pro e contro, testa a testa.
Chi guarda con occhi diversi il fatto riesce a vedere un problema più grande e che non ha mai visto la polemica così aspra. Il dolore maggiore è rendersi conto del tempo che è passato per avere funzionale questo Mercato Coperto. Già perchè a ripercorrere la storia ci sarebbe da perplimersi e arrabbiarsi sul serio. Ai tempi del primo mandato di Renato Locchi toccava rifarlo, fatiscente e impresentabile, poi venne Boccali e si decise di rifarlo, pensa il progetto, sposta i volumi, disegna, allarga, stringi... alla fine, dicevano che fosse quasi pronto, mancava solo di inaugurarlo.

Il destino volle che dovesse toccare ad altro sindaco, al Romizi I che a sorpresa aveva vinto le elezioni. E giù di buzzo buono per tutti gli anni del mandato a lavorare, sposta, allarga, stringi progetta, qui ci facciamo, questo, quello lo facciamo dopo, qui mettiamo quello. E intanto si arrivava al Romizi II e ogni anno tornava puntuale l'annuncio: il Mercato Coperto Penelope riapre! Non vorrete mica che vi rispolveri le cose dette da assessori, tecnici, dirigenti, Sindaco, Vicesindaco e pure dal Presidente del Consiglio Comunale, taucchi della politica e illustri sconosciuti?  Ce ne sarebbe da riempieri tre volumi, meglio della Divina Commedia. L'ultimo annuncio nel lontsano 2019, a pochi giorni dall'ennesima tentata inaugurazione che rimandava tutto al 2021, anno funesto che è arrivato a Luglio e mancano 128 giorni a Capodanno! 

Ma intanto si lavorava e si spendevano i soldi, per restaurare il fascio accanto al Grifo, ovviamente con le carte bollate eh, mica micio micio. Ecco, la sinistra dovrebbe incazzarsi di questo, fare i picchetti per un Mercato Coperto che doveva essere pronto da 10 anni e che ancora è uccelletto di bosco, chiuso e con opere continue da fare.
Ha ragione l'Assessore Scoccia quando dice: è una polemica sterile, pensiamo piuttosto a dare un volto a Perugia, a risolvere i problemi di questa città. Cazzarola, assessore Scoccia, i miei complimenti! E risolviamoli questi problemi, apriamo questo benedetto Mercato Penelope, magari anche gli Arconi, magari anche l'Audirtorium di San Francesco al Prato, magari a sistemare quelle strade che dovevano essere "liscie" come un biliardo e che gridano vendetta e dolore per come sono ancora, dopo cinque anni dall'avvento di Romizi.

Facciamole queste opere che cambiano il volto alla città perchè inaugurare centri commerciali, fontanelle, parchi alla memoria e le panchine stazionatorie per turisti stanchi in Via dei priori,  come se fosse opere architettoniche insostituibili, anche il figlio di Cecino di Vestricciano, che fa la terza media in DAD sarebbe capace. Apriamolo questo benedettoMercato Coperto che somiglia alla tela di Penelope, perchè sinceramente questa polemica sul restauro fa già venire il mal di pancia per proprio conto e, perdonatemi se lo dico, ogni volta che guardo il restauro a me fa l'effetto delle prugne secche. senza polemica, sia chiaro.
Fatti non foste per viver come bruti...

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