"Non solo il Governo non difende come dovrebbe gli animali dalla caccia, ma il Parlamento, con un emendamento firmato da quattro deputati PD e Lega, ha deciso di aiutare i cacciatori riducendo al 10% l’IVA sull'acquisto di animali vivi utilizzati come richiami durante le battute di caccia e per il ripopolamento della fauna nelle zone adibite all'attività venatoria.
Questo provvedimento in soli cinque mesi costerà allo Stato oltre 500 mila euro! Soldi pubblici pagati dai cittadini e sottratti a più nobili e prioritari impieghi.
A voi sembra normale che la priorità sia abbassare i costi dell’IVA per i cacciatori, mentre per le visite veterinarie e il cibo per gli animali che vivono insieme a noi l’IVA è ancora al 22%?
". Così si legge in una nota diffusa dalla LAV.
 

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