di Stefano Vinti

Riprende pericolosamente a crescere la curva dei contagi e riprende il dibattito sulla obbligatorietà delle vaccinazioni.
Mi sembra che il confronto in atto confonde la libertà con il diritto.
Dal mio punto di vista, chiunque può essere libero di non vaccinarsi come di buttarsi giù dal ponte di Spoleto, ma non può pretendere il diritto di trascinare con sé tutti quelli che incontra per strada.
È evidente che la obbligatorietà a vaccinarsi costituisce la difesa del diritto di tutte e di tutti a non essere infettati e non una limitazione del singolo a non vaccinarsi. Peraltro obbligo già previsto, in Italia, addirittura dal 1937 e per ultimo da una legge del 2018.
È bene ribadire con forza che la libertà individuale, come il diritto, sono tali solo se condizionati al rispetto della libertà e del diritto degli altri.
Quindi, uno può anche non vaccinarsi ma deve restare e a casa e non può andare in giro a contagiare gli altri.
La soluzione alla francese, con la greenpass, è senza dubbio la più giusta e la più intelligente.
Inoltre, dovrebbe essere previsto, che se non hai voluto essere vaccinato ma ti becchi il virus e devi essere ricoverato, le spese ospedaliere sono a tuo carico.

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