Dopo avere trovato aperta la porta d'ingresso della casa di via della Pergola, Amanda Knox chiamò alle 12.07 e alle 12.08 i telefoni cellulari in uso a Meredith Kercher senza ricevere risposta mentre la telefonata alla madre, nel cuore della notte di Seattle, risulta alle 12.47 e non a ridosso di mezzogiorno del 2 novembre del 2007 come era emerso nel corso dell'interrogatorio della giovane americana. Una circostanza rilevata dai difensori di Raffaele Sollecito. I legali - gli avvocati Luca Maori e Giulia Bongiorno - hanno ricostruito gli orari esaminando i tabulati telefonici. A loro avviso la circostanza conferma ulteriormente la ricostruzione fornita dalla Knox che nell'interrogatorio aveva sostenuto di non ricordare la telefonata alla madre.
I due ex fidanzati si proclamano estranei al delitto e la giovane americana ha confermato davanti alla Corte di Perugia di avere trascorso con Sollecito a casa di quest'ultimo la notte dell'omicidio. Nessun commento da parte della difesa della Knox che intende comunque approfondire questo aspetto nel corso della deposizione della madre di Amanda, Edda Mellas, in programma venerdì prossimo. In ambienti investigativi si sottolinea che la Knox chiamò la madre prima della scoperta del corpo di Mez e dai successivi accertamenti emerse che la donna si mostrò sorpresa per essere stata chiamata in quel momento.
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