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PERUGIA – Quando la giuria del concorso indetto dalla Regione Umbria e dall’Ufficio Scolastico Regionale ha aperto la busta corrispondente all’opera prescelta fra le 37 (provenienti da 8 istituti scolastici) selezionate per il nuovo logo della “Fondazione Aldo Capitini”, il risultato è stato di quelli che autorizzano un moto di sorpresa. A vincere, infatti, è stato un giovane di origine kosovara, Ismet Dedìnka, attualmente detenuto nel carcere di alta sicurezza di Maiano di Spoleto. Dedìnka è uno dei numerosi studenti, che frequentano regolarmente i corsi organizzati per i detenuti di Maiano dall’Istituto Statale d’Arte “Leoncillo Leonardi” di Spoleto, e come tale ha partecipato al concorso per il bozzetto del nuovo logo della “Fondazione Capitini”, promosso nel quadro delle iniziative del Quarantennale della morte del filosofo perugino. Semplice e significativo nella sua impostazione grafica, il bozzetto di Dedìnka presenta nei suoi confini geografici un’Umbria stilizzata, sulla quale impronte di scarpe tipo fumetto alludono ad un cammino che è insieme marcia della pace e marcia verso il nome “Aldo Capitini”, dipinto nei colori della bandiera della pace, in cui la “A” e la “C” iniziali si uniscono in un grafo, che trova la sua conclusione in tre parole vergate a lato, come di pugno di Capitini, Compresenza, Nonviolenza, Potere di Tutti, sintesi del pensiero del grande intellettuale perugino. Condividi