Di Ciuenlai - La vicenda della fine del blocco dei licenziamenti ha poco a che vedere con l’economia. Come la vicenda dell’art.18  riguarda la sfera ideologica del pensiero unico liberista. Le sorti del lavoratore, Il suo salario, il tipo di contratto da applicare (o da non applicare nel caso delle prestazioni a nero) sono una prerogativa unica dei “padroni” ( a scusate l’arcaicismo adesso si chiamano “prenditori”) .

Nessuna norma può e deve mettere in discussione questo principio. Nessun diritto collettivo, solo diritti individuali (la cui esistenza e necessità non è certamente in discussione) dietro i quali nascondere la dittatura del “proprietariato”.

E così il Pd va in piazza per lo “Zan” e approva lo  “Zac” ai posti di lavoro.  E parafrasare con il “ho detto tutto” di Peppino De Filippo è stata questione di un attimo.

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