"Il sindaco faccia chiarezza, che spieghi in Consiglio comunale cosa sta succedendo, come mai l'assessore Bordoni ha preferito lasciare, soprattutto deleghe così calde, e le motivazioni di questo ennesimo rimpasto": a chiederlo è il Pd di Terni in merito alle nuove nomine nella Giunta comunale di palazzo Spada decise dal sindaco Leonardo Latini. "La situazione di palese ingovernabilità che va avanti da quando l'attuale giunta si è insediata - dichiara il Partito democratico -, ha ormai raggiunto livelli grotteschi, tra la ricerca di strapuntini, seggiole e predellini, con un sindaco debolissimo, ostaggio di sgambetti interni sia dai suoi alleati che dai suoi stessi compagni di partito, in un clima che alimenta chiacchiere e pettegolezzi da cui la comunità ternana, ma la stessa istituzione vanno tutelate. Sindaco che ormai ha preso la strada dell'abbandono delle esperienze civiche, sociali e culturali verso una completa accondiscendenza ai desiderata dei partiti". Allo stesso Latini il Pd chiede di decidere, "dato che la boa di metà mandato è più che superata", quali sono "i programmi per la città, quali i programmi di rilancio e sviluppo economico, siderurgico, chimico, quali per l'università e la ricerca". "O faccia un passo indietro - conclude il Pd - e ridia ai cittadini la parola, perché sia chiaro che Terni è dei ternani e non può ridursi a oggetto di guerra tra bande, più meno autoctone".

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