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ASSISI – “L’esperienza mistica di Assisi nel pensiero di Simon Weil” è il titolo del convegno organizzato in occasione del centenario dalla nascita della filosofa francese Simone Weil e che si è tenuto nella città serafica. Organizzato dalla giornalista e regista Franca Alessio e promosso dal Comune di Assisi, l’incontro si è svolto ieri, sabato 13 giugno, nella sala degli Sposi di palazzo Vallemani, alla presenza di importanti studiosi di filosofia e di tanti appassionati. Al centro della riflessione il viaggio spirituale di cui Simone Weil è stata protagonista nel 1937, in occasione della visita in Italia che la condusse tra l’altro nella patria di San Francesco. “La scelta di Assisi – ha sottolineato Franca Alessio – non è stata casuale, dal momento che proprio la città serafica ha rappresentato una tappa fondamentale nella vita, seppur breve, di Simone Weil”. “Proprio nel piccolo comune umbro infatti – ha proseguito l’organizzatrice dell’incontro ed autrice del film ‘Olocausto privato, ipotesi su Simone Weil’ – la filosofa francese, in origine ebrea, è stata protagonista di una conversione, in realtà abbastanza tormentata e che l’ha fatta comunque rimanere sempre sulla soglia del cristianesimo”. “Simone Weil – ha spiegato Vito Mancuso, docente di Teologia moderna e contemporanea all’Università San Raffaele di Milano – rappresenta un punto imprescindibile per il pensiero cattolico contemporaneo”. “Il suo più grande insegnamento – ha proseguito il teologo – è legato a quell’onestà intellettuale che nasce dal porre una grande attenzione nei confronti del cristianesimo”. “In questo messaggio – ha concluso Vito Mancuso, che ha dedicato alla filosofa francese l’opera ‘Rifondazione della fede’ – sta il mio debito di riconoscenza nei suoi confronti, e cioè nell’amare la verità più della stessa nostra appartenenza”. Un incontro, quello su Simone Weil, che ha rappresentato non solo un’occasione di studio, ma anche un momento di orgoglio per la città serafica, con riferimento al ruolo di primo piano svolto nella vita della filosofa, e anche per la Francia, presente al convegno con il ministro consigliere dell’Ambasciata di Francia, Christophe Leonzi. “Simone Weil – ha dichiarato – è una grande figura della filosofia francese, e la sa attività intellettuale rappresenta un patrimonio di inestimabile valore per l’Occidente e per l’Europa”. “Nella sua ultima opera – ha concluso Weil – sono contenuti, infatti, importanti messaggi, utili anche per porre le basi per un progetto europeo, per l’umanesimo e per quelle che possono essere esigenze morali”. Tra i relatori, presenti al convegno, oltre al docente di Teologia moderna e contemporanea, anche il docente di Letteratura francese dell’Università di Bologna, Adriano Marchetti, e la professoressa di Storia della filosofia contemporanea dell’Università di Verona, Wanda Tommasi. Condividi