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MILANO - Si è spento la notte scorso, a soli 69 anni, all'ospedale San Paolo di Milano, Ivan Della Mea, cantautore militante della canzone italiana, poeta e scrittore. Nato a Lucca, il 16 ottobre del 1940, si è trasferito assai giovane a Milano dove ha fondato, con Gianni Bosio, il Nuovo Canzoniere Italiano al quale si deve lo sviluppo della canzone di protesta italiana. Nella sua lunga carriera la musica e la militanza a sinistra sono sempre andate di pari passo e i suoi primi successi furono pubblicati nella compilation Canti e inni socialisti del 1962, al quale seguirono poi Ballate della piccola e della grande violenza edito da i Dischi del Sole, la stessa Casa di Giovanna Marini e Paolo Pietrangeli. Negli anni '60, le sue canzoni hanno fatto da colonna sonora al movimento studentesco e alle lotte operaie. Dopo altri decenni di successi nei quali è stata costante in lui la tradizione politica del folk italiano, finisce negli anni pedr dirigere l'Istituto De Martino, una delle istituzioni più prestigiose dell'antropologia musicale italiana. Come scrittore si ricordano la sua partecipazione alla scrittura della sceneggiatura di Tepepa, cult movie dello spaghetti western interpretato da Tomas Milian e Orson Welles. Con Roberto Benigni partecipa nel 1979 a I Giorni Cantati di Paolo Pietrangeli. Tra le sue opere letterarie Il sasso dentro del 1990 e Sveglia nel buio del 1997. Per Jaca Book era uscita quest'anno la sua autobiografia Se la vita ti da uno schiaffo. Giornalista pubblicista ha curato rubriche per L'Unità e per Liberazione e ha collaborato a lungo con il Manifesto. Iscritto per la prima volta al Pci nel 1956, Della Mea aveva sempre seguito con attenzione il dibattito interno alla sinistra italiana. Nel 2007, in una dura requisitoria contro l'allora presidente della Camera Fausto Bertinotti, aveva scritto: "Noi siamo stati l'etica della sinistra, quella che è stata distrutta nel nome della ragione di partito. E' questo l'errore più grave che non abbiamo saputo o voluto vedere". In una delle ultime interviste, rilasciata a Liberazione il 15 maggio scorso, Della Mea aveva svolto una riflessione sugli obiettivi comuni della sinistra italiana: "Credo sia molto importante combattere a fondo contro il berlusconismo, perché è trasversale, tocca tutti, sia a destra che a sinistra. C'è bisogno di politica vera, fatta per strada, che venga fuori dalle proprie stanze". Condividi