LA SCHIZOFRENIA POLITICA DI ENRICO LETTA
di Alfonso Gianni
Il segretario del Pd dichiara in un'intervista televisiva che "dobbiamo evitare che dopo Draghi ci sia un governo Salvini-Meloni e con questa legge elettorale loro vincono anche senza Forza Italia". A parte il fatto che la legge elettorale attuale va cambiata perché presenta profili evidenti di incostituzionalità al di là di chi può trarne vantaggio, come può Letta tenere insieme questa affermazione con quella in cui sostiene che "non è il momento di concentrare l'attenzione del parlamento sulla legge elettorale, altrimenti daremmo l'impressione al paese che la politica si occupa della politica … quindi ci sarà tempo per parlarne più avanti". Ma questo tempo potrebbe non arrivare affatto. La possibilità di un voto anticipato nel 2022 è tutt'altro che fantasiosa, dipende molto da chi sarà il nuovo Presidente della Repubblica. Se fosse Draghi, ad esempio, il rischio di un voto nella primavera sarebbe altissimo e a quel punto si voterebbe con l'attuale Rosatellum aggiustato al numero ridotto dei parlamentari. Quindi i cittadini voterebbero di nuovo con una legge incostituzionale e per di più si consegnerebbe il paese alle destre. Un perfetto harakiri, non c'è che dire.

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