di Sara Bistocchi.

E a Perugia Fratelli d’Italia ne chiede uno sotto casa.
La propaganda che rende ridicoli e grotteschi.
Quando, una settimana fa, è arrivato al Comune di Perugia un ordine del giorno a firma di Fratelli D’Italia e di un (finto) civico in odore di FDI sull’istituzione di un centro di permanenza per il rimpatrio (CPR) in Umbria, prima di votare convintamente contro, abbiamo spiegato a tutto il centrodestra che questo atto, oltre a trasudare propaganda da tutte le virgole, era sbagliato e strumentale.
I #CPR non vanno istituiti, come chiede la destra, che pensa di aver trovato un sudicio tappeto sotto il quale ammassare la polvere, ma vanno chiusi.
Ne chiedono la chiusura diverse organizzazioni, che lamentano la permanenza eccessivamente lunga dei migranti nelle strutture e le squallide condizioni. Provocando un mix che, spesso, diventa letale.
Perché c’è un crescente affollamento in questi centri, e quindi anche un deterioramento delle condizioni di chi lì è detenuto, già precarie dal punto di vista igienico, della salute e della sicurezza delle persone.
A fronte di queste condizioni, già precarie e preoccupanti a dir poco, sono frequenti i casi di autolesionismo tra i detenuti. E qualche volta di suicidio. Cioè nei CPR ci si ammala, a volte ci si muore.
Come è avvenuto a un ragazzo di 23 anni, che arrivava dalla Guinea, picchiato ferocemente, a spranghe e calci, due settimane fa fuori da un supermercato a Ventimiglia, per futili motivi. Poi trasferito in un CPR. Dove, qualche giorno fa, si è tolto la vita.
Ecco perché i CPR vanno chiusi, e non aperti, come ho ribadito in Consiglio comunale. Come ho ribadito che episodi di violenza come questo sono il frutto marcio di una campagna ossessiva. E a rimetterci la vita sono ragazzi di 23 anni, soli, indifesi, sofferenti.
Mentre la destra che governa Perugia, una città con un’infinità di problemi, chiede l’istituzione di questi ricettacoli di violenza e desolazione sotto casa.
Bisogna fare politica, non propaganda. Che rende questa destra ridicola e grottesca.

 

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