ferrero1.jpg
''Bisogna lavorare a unire la sinistra in un polo con caratteristiche di autonomia dal Partito democratico''. Con questa proposta il segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, ha aperto oggi il Comitato politico nazionale del suo partito, che domani votera' per rinnovare il suo mandato. Dopo le elezioni europee, che hanno consegnato al Prc, in lista con il Pdci, un 3,4% che lo tiene fuori anche dal Parlamento di Strasburgo, Ferrero ha presentato due proposte al 'parlamentino' del suo partito. Da un lato la costruzione di una ''opposizione sociale al governo Berlusconi, che e' la cosa che oggi manca''. Dall'altro il porsi come promotori di un ''polo di una sinistra alternativa, che parta dalle forze con cui abbiamo fatto la lista per le europee, ma provi a discutere con tutti i soggetti disponibili, da Ferrando a Vendola''. Il segretario del Prc pensa a un primo appuntamento a luglio, che sia un incontro con i coordinatori della lista delle europee, ma aperto a chi a sinistra voglia lavorare all'idea di un polo alternativo al Pd. ''Inizieremo a fare incontri dalla prossima settimana'' annuncia. Ma nel partito non tutti sono d'accordo. La minoranza dei cosiddetti bertinottiani, che a Chianciano sostennero Vendola ma non lo hanno seguito nella scissione e oggi nel Prc rappresentano il 30%, si prepara infatti a presentare domani un documento politico alternativo a quello del segretario. La divergenza principale e' rappresentata proprio dal presupposto da cui partire: no alla riunione del coordinamento di lista proposta da Ferrero. Piuttosto ''ci si fermi tutti - dice Augusto Rocchi - e andiamo a un grande confronto della sinistra'', per la costruzione di una ''federazione unitaria e plurale'', che non sia pero' una semplice ''sommatoria di partiti come l'Arcobaleno''. Su un punto le diverse anime di Rifondazione si trovano d'accordo. No alla proposta dell'ex segretario Fausto Bertinotti di un grande soggetto che vada dal Pd ai Radicali al Prc. Bisogna rimanere ''sinistra'' ed essere ''alternativi'', sono le parole d'ordine. Condividi