Oggi, domenica 16, dalle ore 15, a Perugia in p.zza Italia, manifestazione a sostegno del popolo palestinese.

Discreta partecipazione nonostante la pioggia. Stefano Vinti direttamente dal luogo della manifestazione  ha così sottolineato: "Perugia con la Palestina. Presente!"

Il 15 maggio è il 73° anniversario della Nakba, la catastrofe del popolo palestinese, quando l’80% della popolazione palestinese, circa un milione di persone, fu espulsa fuori dai confini della terra dove viveva da generazioni. Un filo doloroso unisce la confisca delle case palestinesi di questi giorni e la «catastrofe» del 1948: a Gerusalemme est come a Gaza, e in tutte le città in cui in questi giorni si sono svolte manifestazioni e proteste, i palestinesi parlano di «an-Nakba al-mustamirra»: «catastrofe in corso». La Nakba, infatti, non è unicamente il momento tra il ‘47 e il ‘48 in cui decine di città vengono occupate, con più di 500 villaggi distrutti e la popolazione sfollata con la violenza, ma è un processo in corso, una struttura politica ed economica che determina le vite dei palestinesi dagli inizi del XX secolo a oggi, periodo in cui un vero processo di pace in realtà non ha mai avuto luogo.

Per fermare questo nuovo massacro occorre riconoscere che c'è un conflitto che non ha nulla di simmetrico, che c'è un popolo a cui vengono continuamente negati i diritti umani, e attuare di conseguenza le dovute pressioni internazionali sul governo israeliano.

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