"Sono i lavoratori ad aver permesso di poter oggi ragionare sull'uscita dalla pandemia, non sarebbe stato possibile senza il lavoro, anche quello più umile. E con tutto quello che hanno fatto in questo anno, ora, se finisce la pandemia il regalo è che i lavoratori prima si sono fatti il mazzo e adesso possono essere licenziati? Non funziona così". Così Maurizio Landini rilancia il no allo sblocco dei licenziamenti dall'Ast di Terni, uno dei tre luoghi simbolo scelti da Cgil, Cisl e Uil per le manifestazioni unitarie del Primo Maggio. In vista della convocazione da Mario Draghi sul PNRR sottilinea: "Andiamo lì e ci aspettiamo finalmente delle risposte e lo dico con chiarezza questi obiettivi noi li vogliamo ottenere, siamo pronti a mobilitarci".

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