"Come sindacati delle pensionate e dei pensionati umbri accogliamo con favore l’iniziativa della Regione Umbria, in collaborazione con l’esercito e la Protezione civile, per provvedere alla vaccinazione della popolazione ultra-ottantenne non ancora vaccinata o prenotata. E siamo pronti a fare la nostra parte, come ci viene richiesto, per informare e sensibilizzare, attraverso le nostre strutture sul territorio, le pensionate e i pensionati umbri”. Così in una nota Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, che hanno ricevuto dalla Regione Umbria l’invito a collaborare per l’accelerazione della campagna. “Nel prendere atto di questa iniziativa - aggiungono però i sindacati dei pensionati e delle pensionate - non possiamo però non evidenziare il ritardo con il quale sta procedendo alla vaccinazione degli estremamente fragili (molti prenotati a giugno) e dei loro caregivers che fino a ieri non potevano nemmeno prenotarsi. Inoltre - aggiungono Spi, Fnp e Uilp - mentre si procede con le riaperture, è molto in ritardo la vaccinazione della fascia 70-79 e non è nemmeno iniziata quella dei 60-69”. 
Infine, i sindacati dei pensionati e delle pensionate dell’Umbria chiedono come si intenda reperire il personale necessario al funzionamento dei nuovi centri vaccinali e all'allargamento dell'orario di quelli già funzionanti, “poiché - scrivono Spi, Fnp e Uilp - ci risulta una scarsità di personale che certamente non può essere superata con l'impiego di personale proveniente dalla rete ospedaliera e territoriale già ampiamente in difficoltà”. 
 

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