Sabato 1°Maggio Festa del Lavoro e dei Lavoratori
In questa data in Italia, e in altri Paesi del mondo, si ricordano le battaglie operaie volte alla conquista di diritti e sicurezza sul luogo di lavoro. Una festa la cui origine risale a metà dell’800, durante la seconda rivoluzione industriale, negli Usa e in Europa.
In molti Paesi già alcuni movimenti si erano mossi a favore di condizioni di lavoro più umane e orari di lavoro più corti: otto ore di lavoro, otto di svago, otto di riposo.
L’origine della festa può essere fatta risalire a una manifestazione di lavoratori che si tenne negli Stati Uniti, e in particolare a New York, il 5 settembre del 1882.
La ricorrenza annuale della festa fu stabilita nel 1884.
Il fatto storico che determinò la nascita dell’1°Maggio fu quello avvenuto a Chicago nel 1886. Quell’anno, nei primi giorni del mese, avvenne la cosiddetta rivolta di Haymarket. In particolare, il 3 maggio, alcuni lavoratori di Chicago in sciopero si diedero appuntamento ai cancelli della fabbrica di macchine agricole Mc Cormick. Le forze dell’ordine, accorse per disperdere i manifestanti, spararono sugli operai provocando due morti e diversi feriti. Per protestare contro la polizia, gli anarchici locali convocarono una manifestazione nei pressi dell'Haymarket Square per il giorno successivo, il 4 maggio. In questo contesto, fu lanciata una bomba che uccise sei poliziotti e ne ferì oltre cinquanta. La polizia a quel punto reagì sparando nuovamente sulla folla. Nell’agosto del 1887 una sentenza del tribunale condannò a morte diverse persone tra anarchici e manifestanti che furono impiccati l’11 novembre dello stesso anno
La Festa in Europa e in Italia
Per quanto riguarda la festività del primo maggio in Europa, questa fu ufficializzata nel 1889 a Parigi dai delegati socialisti della Seconda Internazionale, in ricordo dei fatti avvenuti a Chicago qualche anno prima, mentre in Italia fu istituita ufficialmente nel 1891. I festeggiamenti in questa data furono interrotti dal 1924, durante il ventennio fascista, per essere anticipati al 21 aprile, quando diventò il "Natale di Roma - Festa del lavoro"- il Natale di Roma è una festività laica legata alla fondazione della città. L’anno precedente, nel 1923, era stato fissato in otto ore l’orario di lavoro quotidiano con il Regio decreto legge n. 692. Al termine della Seconda guerra mondiale, però, la Festa del lavoro fu riportata in data 1 maggio.
Il Concerto di Roma e la strage di Portella della Ginestra
Ora, in Italia, la festa del primo maggio è associata all’ormai tradizionale concerto organizzato dai principali sindacati Cgil, Cisl e Uil a Roma, in piazza San Giovanni in Laterano. Sempre legata a questa data, c’è la strage di Portella della Ginestra, avvenuta nel 1947 in provincia di Palermo. Quel giorno circa duemila lavoratori, molti dei quali agricoltori, provenienti da Piana degli Albanesi, San Giuseppe Jato e San Cipirello, si riunirono per manifestare contro il latifondismo a favore dell'occupazione delle terre incolte. Durante il corteo, però, il bandito Salvatore Giuliano e i suoi uomini compirono un vero e proprio eccidio sparando sulla folla. I morti furono 14: 11 sul posto, tre in seguito alle ferite riportate, circa 30 i feriti.
Le motivazioni della strage, che nei giorni successivi fu seguita da assalti a sedi dei partiti di sinistra e delle Camere del lavoro della zona, risiedono, oltre che nella dichiarata avversione del bandito nei confronti dei comunisti, anche nella volontà dei poteri mafiosi, dell'indipendentismo siciliano e delle forze reazionarie di mantenere i vecchi equilibri nel nuovo quadro politico e istituzionale nato dopo la Seconda guerra mondiale. Nonostante non siano mai stati individuati i mandanti, sono certe le responsabilità degli ambienti politici siciliani con l'aiuto di alcune frange statunitensi interessati a intimidire la popolazione contadina che reclamava la terra e aveva votato per il Blocco del Popolo nelle elezioni del 1947.
Ai nostri tempi
Il primo maggio è una festa celebrata praticamente in tutto il mondo:
Nella mia vita di lavoratore ho partecipato quasi a tutti gli anniversari del 1°maggio, le poche eccezioni sono state per forza maggiore.
Ricordo, in particolare, tre celebrazioni che ancora sono care e nitide nella mia mente.
La prima, ancora ragazzo studente, andai con mio padre al centro della città di Perugia per assistere al comizio dei sindacalisti e alla sfilata dei carri che scendevano dal centro per via Indipendenza, giungere a piazza Garibaldi e alla piazza adiacente.
La seconda nel 1984 a Mosca dove ho assistito, vicinissimo alla piazza Rossa, allo sfilare di tutto il corteo di carri, manifesti, dei lavoratori delle fabbriche, di altri con le bandiere al vento che rappresentavano i vari leader. Tutte le vie adiacenti al centro erano piene di lavoratori e cittadini.
Tutti i vagoni della metropolitana trasportavano in continuazione una fiumana di gente verso il luogo del corteo.
Ricordo che appena finita la manifestazione arrivarono subito i mezzi di pulizia delle strade, tutto fu rimosso con precisione e sollecitudine, poco dopo le vie e le piazze furono lavate e pulite.
La terza il 1°maggio del 1993 quando a Roma al Quirinale dal Presidente della repubblica sono stato insignito della Stella al merito del Lavoro con il titolo di Maestro del Lavoro.
Non ero mai stato in quel solenne palazzo e l’andare a visitare quei luoghi ha creato in me un’emozione profonda.
Per la mia generazione, quella che ha partecipato alle lotte e alle manifestazioni del ‘68-’69, è una festa particolarmente cara e sentita.
In questi ultimi anni il sentimento popolare nei confronti di che cosa rappresenti il 1° maggio, purtroppo, si è molto affievolito. Voglio sperare che rinasca forte nuovamente poiché oggi molte conquiste e diritti sono messe in discussione da una cultura liberista e reazionaria, da una Confindustria che sogna di tornare indietro, approfittando sia della crisi economica, della pandemia da corona virus, dal forte debito in cui siamo costretti a ricorrere. Infatti, in cambio, l’Europa già ci chiede riforme e sacrifici, sia perché il mondo del lavoro è frastagliato, variegato, in difficoltà e in movimento.
Viva il 1°Maggio, viva il lavoro e i lavoratori
Giuseppe Mattioli
La Sinistra per Perugia

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