Da essenziali a dimenticati: anche a Perugia la protesta dei lavoratori agricoli
Sono quelli che durante tutto il periodo della pandemia hanno consentito di portare frutta e verdure sulle tavole degli italiani e degli umbri. Lavoratrici e lavoratori certamente essenziali, ma clamorosamente dimenticati prima dal governo Conte e ora da quello Draghi, che nel decreto Sussidi non ha previsto per loro alcun sostegno. Parliamo degli agricoli, categoria di lavoratori che in Italia include circa un milione di persone, e in Umbria 14mila, di cui circa 11mila in provincia di Perugia e 3mila in quella di Terni.
Tra le richieste dei sindacati al governo, in particolare, il riconoscimento per l’anno 2020 delle stesse giornate di lavoro del 2019 e l’introduzione del bonus per i lavoratori stagionali agricoli insieme alla sua compatibilità con il reddito di emergenza. Pesano inoltre i mancati rinnovi dei contratti provinciali agricoli che sono scaduti da quasi due anni.
A Perugia una delegazione sindacale è stata ricevuta dal prefetto Armando Gradone, che ha ascoltato le ragioni della mobilitazione. Mobilitazione che proseguirà e si intensificherà nei prossimi. Proprio stamattina, infatti, durante i presidi che si sono svolti in tutta Italia è arrivato l’annuncio dello sciopero, proclamato da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil per il 30 aprile. L’astensione dal lavoro coinvolgerà anche gli addetti del settore forestale che chiedono il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, scaduto nel 2012 e per i quali, proprio ieri, le segreterie nazionali di Fai-Flai-Uila hanno proclamato lo stato di agitazione.

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