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Pur continuando ad evidenziare le difficoltà economiche in cui versa l'Ateneo a causa del ritardo ministeriale per l'integrazione del fondo, il Magnifico Rettore ha condiviso ed accettato le richieste della Cisl, con l'impegno di attivarsi in tempi rapidi e riportare la questione alla discussione degli organi di governo dell'Ateneo medesimo. Questa la conclusione di un lungo comunicato nel quale il sindacato in questione annuncia di essere riuscito a sbloccare la controversa vicenda dei precari dell'Università perugina. Nelle nota La Cisl Università dà merito al suo rappresentante Luigi Fabiani di "aver riportato con forza all'attenzione del Senato Accademico", lo scorso 11 giugno, "la questione relativa alla stabilizzazione del personale precario", in riferimento al quale, dopo aver ribadito di non accettare ulteriori rinvii per il completamento del programma che era stato a suo tempo approvato dagli organi di governo, ha detto basta alle motivazioni, ormai non più credibili, accampate dall'Amministrazione riguardanti la scarsità delle risorse finanziarie a disposizione ed alla disparità di trattamento tra personale precario docente e personale precario tecnico, amministrativo e bibliotecario. Fabiani ha anche aggiunto di non accettare soluzioni ponte e/o transitorie che costringono il personale precario in graduatoria per la stabilizzazione, a riaffrontare, dopo anni e anni di lavoro presso l'Amministrazione medesima, selezioni e prove concorsuali per tentare di garantirsi ancora tre anni di lavoro precario. Da qui la presentazione al Senato Accademico di una serie di richieste sulle quali, come abbiano detto, si è registrata un'apertura da parte del Rettore, che possono essere così riassunte: - L’immediato scorrimento della graduatoria degli stabilizzandi secondo quanto, a suo tempo, approvato dagli organi di governo dell'ateneo; - Il reperimento delle risorse finanziarie necessarie alle stabilizzazioni T.A.B. nel modo e nelle forme utilizzate dall'Amministrazione per l'assunzione dei ricercatori; - L'immediata proroga dei contratti per tutti coloro che non hanno ancora maturato il requisito dei tre anni necessari per la stabilizzazione; - L'immediata chiusura della questione degli operai agricoli con il rispetto dell'accordo sindacale che prevedeva l'assunzione nel triennio 2008-2011 del personale risultato idoneo dalla selezione DDA n. 1027 del 23 luglio 2008 utilmente collocato nella graduatoria DDA n. 1472 del 15 dicembre 2008. Condividi