Giuseppe Mattioli, noterelle odierne sul governo
di Giuseppe Mattioli
A due mesi circa dalla formazione del governo di unità nazionale guidato Draghi, si può esprimere, già, qualche considerazione.
Intanto non è, come venduto da tutti, assolutamente il governo dei migliori: basta vedere alcuni ministri.
La nomina dei sottosegretari, con il manuale Cencelli, non è stata sicuramente un’operazione all’avanguardia che ha rotto con il passato consociativo.
I provvedimenti governativi decisi per contrastare la pandemia non sono per niente parte della svolta miracolosa promessa, infatti, non sono dissimili da quelli adottati dal governo Conte.
Non solo, ma alcune dichiarazioni di Draghi, accanto ad alcune decisioni prese, se fossero state imputate a Conte, i giornaloni lo avrebbero messo in croce: vedi la denuncia sul comportamento delle regioni, le nuove chiusure ecc.
Tutti i giorni vengono sbandierati numeri iperbolici di future vaccinazioni ma la realtà è che ancora siamo molto indietro.
Nella nostra regione, come in altre, le lobby di alcune categorie, avvocati ingegneri, giornalisti ecc, hanno baipassato le file e ottenuto il vaccino prima degli altri: gli anziani, i più deboli, gli ultra settantacinquenni.
La tassa sulle multinazionali del Web è stata rimandata, il blocco dei licenziamenti prorogato di soli tre mesi, ma è stato fatto il condono fiscale agli evasori.
La storia, venduta dalla destra agli italiani, che Draghi sarebbe andato in Europa e avrebbe avuto un comportamento battagliero nella difesa dei nostri interessi si è rivelata un’autentica bufala.
Ma, ce lo vedete voi Draghi, per il ruolo e i rapporti che ha avuto in questi ultimi dieci anni con i capi di Stato, andare li e sbattere i pugni sul tavolo? Ma per favore! Lasciate stare.
Inoltre ogni santo giorno, sia i leader politici che i giornali di destra, a titoli cubitali, attaccano il ministro della salute Speranza additato come la causa di tutti i mali del governo e della pandemia.
Ora, quando basta, basta.
Speranza o il suo partito dovrebbero reagire e chiedere un chiarimento nel Consiglio dei Ministri: il comportamento silente non porta bene né politicamente né personalmente.
Capisco la volontà di non creare problemi, ciò che Salvini non fa, però far finta che tutto vada bene, mi sembra un tentativo inutile.
Continuo a credere, i motivi sono ovvi, che è stata una scelta sbagliata da parte di LeU di stare insieme a Salvini e,soprattutto, a Berlusconi,
Poiché non solo non ha spostato a sinistra l’asse del governo, ma, di fatto, impedisce di costruire ogni possibile scelta a sinistra del PD.
Quanto al nuovo segretario del Partito democratico per ora non colgo nessuna novità importante: non serve cambiare da uomo a donna negli incarichi se non si mettono in discussione le politiche e le strategie fallimentari di questo partito.
E’ chiaro che in questo governo l’azionista di riferimento sia la Destra, e si nota in tante occasioni: basta citare la riforma della giustizia.
La formazione di un governo riformatore, di Sinistra e alternativo, si ottiene prima di tutto facendo cadere questo governo. Successivamente con la costruzione di una nuova Sinistra attraverso una Costituente, senza i vecchi gruppi dirigenti fallimentari e partitini vari.
Un movimento dal basso, aperto e plurale, che non chieda a nessuno di rinunciare alle proprie identità ma solo di aderire a un programma preciso e concordato, con un leader nuovo e legittimato dalla gente.

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